Cairoli: "I numeri non mi interessano più di tanto, l'importante è il titolo mondiale"

Cairoli: "I numeri non mi interessano più di tanto, l'importante è il titolo mondiale"
Tony Cairoli non si è smentito e nella 12ª tappa Mondiale ha centrato un’altra sonora doppietta che questa volta ha avuto valenza doppia in quanto gli ha permesso di raggiungere il record di 50 vittorie iridate | Massimo Zanzani, Loket
6 agosto 2012

Punti chiave


Oggi doppia soddisfazione.

«Si la soddisfazione è tanta, visto che si tratta del cinquantesimo GP e che su questa pista ho vinto solo due volte, quindi sicuramente una doppia soddisfazione».


La prima manche è andata piuttosto liscia, sei partito subito in testa.

«Sono partito bene riuscendo a controllare Christophe, sapendo che lui su questa pista andava fortissimo, visto che è uno dei piloti più tecnici che ci siano. Quando la pista ha iniziato a diventare scivolosa sapevo che avrebbe trovato le linee giuste, avendo visto anche i suoi tempi di ieri. Dovevo stargli davanti all'inizio per poi cercare di controllarlo verso la fine, visto che la mia preparazione atletica è migliore della sua e riesco a spingere anche negli ultimi giri. Verso la fine sono riuscito a guadagnare anche sei, sette secondi su di lui. Nella seconda manche la partenza è stata così così, l'uscita dal cancello è andata bene, la prima curva l'ho impostata normalmente mentre Goncalves ha fatto una staccata un pò fuori dal normale e mi ha sorpreso all'interno. Per non toccarci mi sono allargato e a quel punto si sono infilati due o tre e sono uscito sesto o settimo. Piano piano ho cercato di recuperare, senza rischiare più di tanto, riuscendo ad arrivare fino al quinto posto. Da lì ho controllato un po' il gruppo davanti per vedere cosa facevano, poi appena possibile ho cercato di fare la mia mossa per superarli».


Hai superato Desalle, Christophe, hai superato Maximilian Nagl, tutti piloti che vanno fortissimo. Per ogni pilota qual è stata la tipologia di sorpasso che hai adottato?

«Quando ho avuto l'opportunità mi sono infilato, non c'è stata assolutamente nessuna premeditazione, ho soltanto sfruttato l'occasione giusta per infilarmi».


Qual è stato il più difficile da passare?

«Il più difficile è stato Maximilian, perchè sono dovuto entrare in modo abbastanza duro. Invece sugli altri ho trovato l'opportunità di passarli senza replica, mentre su Nagl ho dovuto forzare un po' la staccata».


Un'altra gara alla grande, come dice la tua maglia. Cinquanta gran premi, e... sei quasi a metà dell'opera di Stefan Everts.

«Per il momento non ci penso, i numeri non mi interessano più di tanto, ovviamente l'importante è il titolo mondiale. I GP sono importanti ma non più di tanto».


Un'altro piccolo passo per arrivare al sesto titolo insomma?

«Sicuramente!»


In bocca al lupo.

«Grazie».

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