Cairoli: "Inutile piangere, torneremo più forti di prima"

Cairoli: "Inutile piangere, torneremo più forti di prima"
Massimo Zanzani
Ci si aspeterebbe un Cairoli infuriato, ma invece il campione KTM sa che sono cose che fanno parte del motocross. Per i punti in classifica è presto per fare calcoli | M. Zanzani, Uddevalla
1 luglio 2012

Punti chiave


GP di svezia stregato.

«E' da tanto che non facevo un GP con due zeri, non so se mi è mai capitato. Nella prima manche mi si è bloccato un sasso tra il pignone e il carter. Sono atterrato dal salto e si è completamente frenata la moto. Ho provato a toglierlo, ma niente: non c'è stato nulla da fare. L'hanno tolta poi con il martello. Nella seconda ero partito benino, terzo-quarto, poi mentre cercavo di fare un sorpasso ho fatto un piccolo errore all'atterraggio del salto, sono andato un po' largo sulla curva e ho visto all'ultimo secondo che lì avevano riportato tutto il fango dal lato opposto e mi sono piantato. Non ce l'ho fatta a tirare  fuori la moto. Quando capitano queste giornate è inutile recriminare o piangere, si va avanti, ci sono ancora tantissime gare. Torneremo sicuramente più forti e agguerriti di prima».

E' un po' come ripartire da capo.
«Sì, per me perdere cinquanta punti è brutto, ho lavorato tanto questa prima parte di campionato e per questo

Perdere cinquanta punti è brutto, ho lavorato tanto questa prima parte di campionato e per questo stupido errore della seconda manche ho buttato via 25 punti

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stupido errore della seconda manche ho buttato via 25 punti. La prima non ci possiamo fare niente. Guardiamo avanti, la prossima gara sicuramente è importante. Vorrei correre domani per riprendere la leadership del campionato, ma aspetteremo due settimane».

Ci sono solo tre punti tra te e la testa del campionato.
«Non mi preoccupano assolutamente. Anche prima di questa gara non guardavo alla classifica, non è il momento di fare calcoli. Perché, come si è visto,  può succedere di tutto…».

Pensa i tuoi tifosi quando ti hanno visto con il fango fino al ginocchio che non riuscivi a venire fuori, come fossero sabbie mobili.
«Purtroppo è andata così, si saranno disperati come ho fatto io in quel momento. Non riuscire a tirare fuori la moto dal fango è stato davvero brutto  ci ho provato  in tutti i modi ma era veramente impossibile. Chi pratica il Motocross sa che non è semplice come a parole. La prossima volta faremo meglio».
 

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