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La sfida Europa-Usa che ha caratterizzato la sesta prova iridata ha dato ragione alla compagine del nostro continente ad iniziare dalla MX1 dove Antonio Cairoli ha costruito una fantastica vittoria assoluta con una prima manche corsa a denti stretti per la mancanza della leva del cambio che si era staccata dal motore della sua KTM una ventina di minuti prima del traguardo, lasciandolo solo con la terza marcia.
Una prestazione eccezionale quella del campione in carica, che nella seconda manche viste le energie spese in precedenza si è accontentato di un terzo posto che gli è bastato per far suo il GP.
Mike Alessi, unico nome di punta della squadra americana che corre National e Supercross, ha fatto di tutto per far suo il GP di casa ma di fronte alla risolutezza del rivale/amico Cairoli se ne è dovuto fare una ragione, facendosi andare bene il posto d'onore davanti a Desalle, Boog e Ramon.
Ha fatto la sua bella figura anche un Davide Guarneri in continua crescita, terminato 7°, mentre David Philippaerts non è riuscito ad ingranare chiudendo la giornata 15°.
Musquin è stato ancora una volta lo splendido interprete dell'evento, dove non ha avuto avversari in grado di infastidirlo. Sia Roczen che Herlings sono infatti incappati in una giornata storta costellata di scivolate, che li hanno relegati rispettivamente al 4° e 14° posto assoluto, e quindi a fare compagnia al leader francese sul podio statunitense sono finiti Osborne e Frossard.