Cairoli e Philippaerts: a Mantova è subito spettacolo

Cairoli e Philippaerts: a Mantova è subito spettacolo
Cairoli e Philippaerts danno subito spettacolo nelle prove del GP di Lombardia, protagonisti assoluti della MX1. La MX2 trova nell'olandese Herlings il nuovo Roczen. | M. Zanzani, Mantova
10 aprile 2010


Una apertura più avvincente la seconda tappa del Mondiale cross non poteva averla. Di fronte al pubblico di casa i due campioni del mondo azzurri della classe regina hanno infatti le scintille nella manche di qualificazione dimostrando ai loro tifosi quali sono le loro intenzioni per la gara ufficiale. A spuntarla è stata Philippaerts, il quale fin dalla mattina ha sfoderato quella guida decisa ed efficace che ha quando c'è con la testa.

Motivato anche dalla presenza dello staff svedese delle sospensioni Öhlins e dal perfetto feeling che ha instaurato con la propria YZ450FM, ha forzato solo nei primi giri per scavalcare prima Cairoli e poi Max Nagl (che tanto per cambiare era partito in testa…), poi ha controllato senza spingere eccessivamente il tenue tentativo di aggancio da parte di Tonino che non ha avuto successo.

Il messinese della KTM dopo aver scavalcato il compagno di squadra Nagl ha girato un pò di conserva, sia perché il rivale toscano aveva un bel passo sia per risparmiarsi in vista di quelle che si preannunciano due manche di fuoco.

Il trio che comanda la classifica iridata ha fatto il vuoto, visto che Leok ha tagliato il traguardo staccato di oltre dieci secondi. Solo 10° invece Davide Guarneri, mentre Manuel Monni dopo essere rimasto coinvolto in una ammucchiata alla partenza è rimontato sino al 16° posto. Cadute hanno limitato anche le gare di Sebastien Pourcel (18°), Ken De Dycker (19°) e Joshua Coppins (23°).

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MX2


La MX2 si è corsa al fulmicotone, con l'olandese Herlings che in barba ai suoi 15 anni ma soprattutto al fatto di trovarsi solamente al suo secondo GP si è preso il lusso di dare una lezione al campione del mondo in carica nonché leader del campionato Marvin Musquin. Anche se abbiamo avuto l'impressione che, proprio come in Bulgaria dove ha fatto la stessa cosa con Roczen, abbia lasciato sfogare il neo acquisto KTM lasciando intatte tutte le cartucce per il giorno dopo.

Il tedesco della Suzuki è terminato terzo piuttosto staccato e un pò "tirato", come a Sevlievo, probabilmente a causa del peso della responsabilità di dover vincere che non aveva la scorsa stagione.

Nonostante la carica che dovrebbe venire dal correre in casa, gli italiani della MX2 sono rimasti in ombra. Il miglior risultato è stato quello di Alex Lupino (14°), seguito da Deny Philippaerts (19°), Marco Maddii (23°) e Gianluca Martini (24°); Rudy Moroni invece è stato costretto al ritiro per caduta mentre era 10°.

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Da Automoto.it