MXGP. Cairoli pronto per lottare

MXGP. Cairoli pronto per lottare
La caduta di Valkenswaard non ha lasciato strascichi al messinese che è pronto a rilanciare la sfida ai suoi avversari, che per questa gara li sfiderà in sella alla 450; assenti invece Villopoto e Guarneri
8 maggio 2015

Prima Ryan Villopoto, poi Davide Guarneri. Certe notizie volano, specie quando riguardano un fuoriclasse come lo statunitense il quale a seguito della frattura del coccige patita in Trentino dopo essere stato costretto a saltare il GP d’Europa farà la stessa cosa anche a Talavera della Reina. Una notizia improvvisa, che ha praticamente dato definitivamente il commiato alle sue aspirazioni per il campionato. Purtroppo è arrivata anche la disdetta di Davide Guarneri, anche per le conseguenze fisiche riportare nella caduta che gli è capitata nello stesso punto in cui sono finiti a terra anche Cairoli e Philippaerts. Una settimana di pausa, che unita a quella successiva servirà al pilota TM di presentarsi in forma al GP della Gran Bretagna.

Fortunatamente l’infortunio alla mano di Tony non ha avuto invece conseguenze eccessive, per cui sarà regolarmente al via della sesta prova iridata con la sua KTM factory.
«La mano va un po’ meglio - ci ha detto l’otto volte iridato - ho seguito una terapia specifica e sono andato in moto un paio di volte, per cui sono abbastanza contento. E’ stata un po’ sfortuna ma nel motocross capita, l’imprevisto è sempre dietro l’angolo, in quel caso usavo la stessa traiettoria da un po’ di giri ma che si è poi rovinata quindi ne ho usata un’altra e mi sono accorto all’ultimo che aveva un sasso alla fine del canale che mi ha sbalzato via, per fortuna la caduta non ha avuto conseguenze peggiori».

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Come ti sei spiegato invece quella di Villopoto?
«E’ stato un errore un po’ strano, perché è difficile che capiti una cosa del genere. Probabilmente si è sbilanciato troppo all’indietro e a quel punto è difficile usare il freno posteriore per riprendere il controllo dell’avantreno».

La moto 2016 che hai quest’anno che sensazioni diverse ti trasmette?
«Il cambiamento è radicale e stiamo ancora lavorando per sfruttarne tutto il suo potenziale, senz’altro è ancora più maneggevole ma in certi punti va guidata con più decisione. Per ora l’ho provata bene sul duro e va benissimo, sulla sabbia stiamo ancora lavorando per avere il 100%. Per questa gara correrò con la 450, vogliamo continuare con i nostri test, e verificare ulteriormente il suo comportamento in gara».

Si può dire che quest’anno il campionato ha fatto un ulteriore salto di qualità?
«Certo, tutti vanno piuttosto forte specie i primi della classifica, per cui è proprio un bel campionato. Per me comunque non è cambiato molto, strategie e preparazione sono le stesse di sempre perché per vincere un campionato la ricetta non cambia. L’unica cosa magari che ho avuto qualche caduta di troppo ma sono terzo in classifica e quindi non sono affatto preoccupato perché alla fine ancora una volta premierà la costanza».

Quindi i 30 punti che ti separano dai tuoi due avversari non sono un problema.
«Ho visto solo pochi giorni fa che erano così tanti, perché non do molto importanza ai numeri. Dopo la gara infatti non guardo mai la classifica, perché intanto non cambia nulla rispetto agli obbiettivi che ho gara per gara. Il campionato infatti si vince alla fine».

 

Da Automoto.it