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Dedicato a chi ama il Motocross
Dopo Maurizio Tanca, ecco un altro colpo messo a segno da Moto.it. La nostra redazione si arricchisce di un giornalista "plurititolato" per seguire al meglio il mondo del Motocross: Enzo Tempestini.
Come si poteva rinunciare a un progetto costruito a quattro mani semplicemente entusiasmante? Da una parte l'esperienza di Enzo e la sue grandi doti di fotografo, dall'altra le possibilità che offre oggi Internet. Due realtà che cercheremo di sfruttare al massimo per realizzare qualcosa di inedito.
La possibilità di vedere le gare Live (da oggi anche su Moto.it) su Tv e Internet ha cambiato moltissimo le "esigenze" degli appassionati. Cercheremo di andare oltre le cronache delle gare (visibili in diretta streaming e dopo le gare attraverso gli highlights video). Racconteremo ciò che le telecamere non inquadrano. Episodi, news, gossip, interviste. Approfondimenti, curiosità e tutto ciò che sta intorno al mondiale MX1 e MX2.
Ma non solo. Seguiremo gli Internazionali d'Italia e l'Europeo Supercross. Naturalmente il Nazioni che quest'anno si giocherà in casa, in Franciacorta.
Nella speranza che questa nuova sezione incontri i vostri favori vi lasciamo a qualche domanda fatta ad Enzo Tempestini, giusto per conoscere meglio il personaggio.
La biografia di Enzo Tempestini
Dal Marzo del 1964 è cresciuto a "pane e motocross" in quel di Esanatoglia (MC), dove il motocross è stato di casa per più di un ventennio con l'allora mitica finale del trittico "Coppa 1.000 Dollari". Dall'età di 5 anni ha inalato il sano odore dei motori in fuoristrada. È dal 2000 che segue come addetto ai lavori il motocross ai massimi livelli. Ha iniziato creando una rivista a carattere regionale/nazionale (Obiettivo Motori) per poi tuffarsi a tempo pieno dentro i campionati mondiali. Con l'avvento della MX3 è stato il referente di Moto Sprint per questa categoria, prima come fotografo poi anche come reporter. Alla fine della scorsa stagione, insieme al collega e amico Stefano Taglioni, ha pubblicato un libro fotografico che ripercorre l'intera stagione MX con particolare riferimento ai piloti e ai team italiani.
Enzo, vizi e virtù
Nome.
E.T.: "Enzo".
Cognome.
E.T.: "Tempestini".
Stato civile.
E.T.: "Coniugato con Donatella, una figlia di 14 anni, Chiara".
Nick name.
E.T.: "Svariati, il più comune è "tempesta" che ora è stato tramutato in "Storm".
Chi te lo ha dato?
E.T.: "La mia maestra delle scuole elementari".
Perché?
E.T.: "Non ero proprio uno stinco di santo (sono riuscito anche a prendere un bel 4... in condotta facendo a cazzotti con una mia amica... ciao Flavia!)".
Come nasce l'idea di seguire il motocross?
E.T.: "Sono nato in un paese delle Marche che per molti anni è stato patria del motocross internazionale, Esanatoglia, dove di disputava la finalissima del mitico trittico "Coppa 1.000 dollari" e dove sono transitati i più grandi campioni di questo sport. Non potevo di certo appassionarmi di freccette"!
Chi collabora con te al tuo lavoro?
E.T.: "Praticamente nessuno, sono da solo, ma la mia famiglia mi aiuta tantissimo, soprattutto sopportando il fatto che non sono mai a casa".
La tua più grande passione.
E.T.: "Gli sport motoristici e naturalmente in primo luogo il motocross".
La cosa che odi di più.
E.T.: "Il fumo".
In quale posizione metti le donne nella scala delle preferenze?
E.T.: "Dipende dai periodi. Delle volte al secondo posto (dopo il mio lavoro) delle volte all'ultimo (quando rompono le palle)".
E in quale posizione metti le moto?
E.T.: "Dato lo stretto legame con il mio lavoro, inevitabilmente al primo posto".
I tuoi vizi.
E.T.: "Non bevo, non fumo, non uso stupefacenti, fondamentalmente posso quasi dire di non avere vizi".
Cosa vuoi dire con "quasi"?
E.T.: "...mmm... diciamo che a volte mi sentirei attratto da altre donne (se mia moglie legge questa intervista, ci tengo a sottolineare che ho detto "mi sentirei")".
Un tuo pregio.
E.T.: "Spero che i miei pregi li indichino gli altri (se riescono a trovarne qualcuno in me)".
Cosa pensi del doping nello sport?
E.T.: "Una cosa schifosa".
Ti sei mai drogato?
E.T.: "No, mai".
Hai mai detto bugie?
E.T.: "Sì, tante volte, ma mai sul fatto della droga".
Fatti una domanda alla quale ti piacerebbe rispondere.
E.T.: "Sono soddisfatto della professione che svolgo? E la risposta è: estremamente soddisfatto!".
Hai un tuo segno particolare di riconoscimento?
E.T.: "All'inizio usavo una bandana in testa al posto del classico berretto (di colore bianco per lavorare durante la giornata del sabato e di colore giallo per la domenica) nella sala stampa del mondiale MX1 mi chiamavano anche pirata".
Sei scaramantico?
E.T.: "Quel tanto che basta".
Il tuo gesto più comune "anti sfiga".
E.T.: "Mi tocco gli attributi e conto fino a 13 (non so il perché, forse perché il 13 porta fortuna)".
Strada o fuoristrada?
E.T.: "Fuoristrada".
Polvere o fango?
E.T.: "Polvere (è sinonimo di sole e bella stagione)".
Coppi o Bartali?
E.T.: "Coppi".
Biaggi o Rossi?
E.T.: "Rossi (Non sono tifoso di Rossi ma Biaggi si è sempre lamentato troppo)".
Cairoli o Philippaerts?
E.T.: "Oggi sono entrambi importantissimi per il motocross in Italia quindi...50 e 50!".
Roma o Lazio?
E.T.: "Con il calcio ho smesso, comunque Juventus".
Bionde o more?
E.T.: "Pur che siano belle, vanno tutte bene".
Italiane o straniere?
E.T.: "Straniere (le italiane se la tirano troppo)".
Volevo dire le moto.
E.T.: "Giapponesi (di colore giallo)".
Saluta i lettori di MOTO.IT.
E.T.: "Ciao a tutti e seguite il motocross sul migliore portale italiano dedicato alle moto!".
Saluta la redazione.
E.T.: "Grazie ragazzi per aver creduto in me, spero di non deludervi e di contribuire alla vostra affermazione anche nel mondo del fuoristrada".
Saluta te stesso.
E.T.: "Forza "Storm"! Avanti tutta anche in questa nuova avventura ... e con la solita grinta!".
Ippolito Fassati