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I motori a due tempi, stroncati sistematicamente negli ultimi 15 anni dai regolamenti FIM, sono pronti al gran rientro in scena dopo le crescenti pressioni che chiedono di modificare i limiti di cilindrata delle varie categorie.
Diverse federazioni nazionali di tutto il mondo hanno iniziato a sperimentare il ritorno dei 2T con limiti di cilindrata uno a uno rispetto ai 4T, e la federazione danese DMU ha fatto un ulteriore passo avanti: in occasione della conferenza annuale della scorsa settimana, i delegati della DMU hanno infatti deciso di aprire la categoria MX2 sia ai "due" che ai "quattro tempi" fino a 250 cc a tutti i livelli, partendo dal rookie fino al campionato nazionale. Saranno anche accettati i 500 cc a due tempi contro i 450 cc quattro tempi in MX1.
Il differenziale tra i limiti di cilindrata in ogni classe (MX1 250 cc a due tempi, 450 cc a quattro tempi; MX2 125 cc a due tempi, 250 cc a quattro tempi) è stato introdotto all'inizio del secolo su richiesta di alcuni produttori giapponesi, che incoraggiavano la produzione di motori più rispettosi dell'ambiente, quindi a quattro tempi; appena dopo lo sviluppo dei quali i due tempi sono diventati rapidamente poco competitivi. Il rovescio della medaglia è stato un drastico aumento dei costi di manutenzione per i clienti.
Il primo passo per rendere lo sport di nuovo più accessibile è arrivato con l'introduzione dei 125cc (casualmente introdotta anche questa volta dalla lungimiranza dei danesi) e quella classe, a livello europeo, si è dimostrata un grande successo nella scoperta di nuovi talenti per la classe regina.
Lo sviluppo delle quattro tempi nelle principali categorie per adulti ha continuato ad un ritmo tale che, anche a parità di cilindrata, i due tempi sono meccanicamente sottosviluppati, ma il richiamo verso corse economicamente più convenienti e piacevoli ha già visto la rapida crescita di una classe 300 cc. Una parità al più alto livello è chiaramente il passo successivo, e la Danimarca ha alzato l'asticella proprio verso questo traguardo; Il fuoriclasse dell'IceOne Husqvarna di Euro 125, Mikkel Haarup, correrà probabilmente la prossima estate con un 250 a due tempi nel campionato nazionale danese MX2.
L'ex campione mondo junior Henry Jacobi, che ha partecipato al GP delle Nazioni per la Germania su una Sarholz KTM, dopo la separazione con J-Tech Honda, ha messo insieme un pacchetto con Husqvarna Germania per salvare la sua carriera in GP. Il 20enne tedesco riceverà supporto tecnico da Bodo Schmidt, il cui team ha guidato Thomas Kjer Olsen al titolo EMX250 in estate, e sarà ospitato nel tendone STC in tutti i turni europei della classe mondiale di MX2. Deve ancora essere trovata una soluzione per i GP d'oltreoceano, ma in STC sono impegnati a seguire l'olandese Jaap Corneth in tutto il campionato mondiale.
Il team italiano di J-Tech è invece passato da Honda a Suzuki, con l'assistenza del rivenditore italiano Valenti. In pista, in testa al gruppo, ci sarà Ken De Dycker, che si sta riprendendo dalla frattura al femore.
Non essendo riuscito a trovare un posto nella classe regina, Christophe Charlier è l'ultimo di una serie di piloti a doversi adattare ad un cambiamento di rotta durante la propria carriera: il pilota corso parteciperà dunque al campionato WEC accanto a Mathias Bellino per il team ufficiale Rockstar Husky.
Dylan Ferrandis è tornato in sella dopo la caduta di fine stagione durante il GP di Svizzera; il transalpino farà il suo debutto all'apertura dello Star Yamaha nella East Coast a Minneapolis, il 18 febbraio prossimo.
L'ultimo aggiornamento quindicinale al calendario FIM GP non porta alcuna modifica nelle classi principali, ma il finale WMX è stato spostato dalla Svizzera, dov'era previsto per il 13 agosto, al GP di Francia a Villars, il 17 settembre.
I cambiamenti hanno anche interessato il calendario Euro con una serie di modifiche alla classe 300, che correrà a Frauenfeld all'interno di un programma mozzafiato con tutte le cinque classi principali, mentre le 150 cc Honda si sono aggiunti al programma in Portogallo.