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Sesto titolo del mondo, il quinto con Tony. Sempre la stessa emozione?
“C’è sempre la stessa emozione. Con Tony è un po’ particolare perché è davvero un pilota irripetibile. E’ stata una stagione dura, soprattutto a metà quando erano in tanti piloti agguerriti che andavano forte e potevano combattere per il titolo. Quando poi Tony è rientrato in forma dopo l’infortunio al ginocchio ha dato un po’ quell’allungo che ci ha fatto respirare, ma è stato forse più bravo nella prima parte quando era a podio nonostante il problema di forma.
Bravo Tony, bravi i meccanici, bravi tutti e ora possiamo anche dire che con il mezzo siamo sempre arrivati al traguardo, quindi un mezzo davvero affidabile. Tutti hanno lavorato bene e i risultati si vedono”.
Sei modesto, ma anche tu avrai i tuoi meriti.
“Il merito è di tutta la squadra per intero. Ognuno fa la sua parte, è una squadra molto affiatata. Ci intendiamo molto bene, sappiamo le esigenze del pilota e lui sa quelle del team. Sul piano tecnico e umano è amalgamato tutto bene e poi i risultati arrivano. La stagione è lunga bisogna quindi saper tener duro e capire quando i momenti sono difficili”.
Questa è stata la ricetta vincente di quest’anno?
“Sì perché si è potuta fare con un Tony più maturo che ha spinto quando ce n’era bisogno e si è tenuto il mezzo secondino quando c’era da rischiare troppo. Nelle prime gare c’era un bel ritmo e mi faceva un po’ stare in tensione. È da tanti anni che non vedevo una 450 così combattuta, ma Tony c’è, c’e sempre, è un rullo compressore”.
Ma come fa ad essere sempre lì davanti?
“E’ forte, è forte anche di testa. Non si abbatte mai, ama questo sport troppo ed è unico. E’ già entrato nella storia”.
Cinque tioli del mondo. Sono in pochi ad aver raggiunto questo risultato.
“Per un italiano questo è un traguardo importantissimo. A sommare le vittorie nei GP dal 2004 ad oggi si capisce che è un bel rullo compressore e Tony ha ancora molto da dare, ama troppo questo sport”.
Conferma anche per il motore KTM 350.
“E’ stata una dimostrazione che la scelta fatta era giusta. Abbiamo pensato che con Tony su questo 350 potesse vincere e questa è la seconda conferma”.
Anche Nagl ha fatto belle gare.
“L’unico problema di Max è che ha corso per buona parte della stagione con una vertebra schiacciata quindi non ha potuto allenarsi e sempre sotto antidolorifici. Anche lui comunque ha scelto il 350 ed è stata la scelta giusta. Noi continuiamo e vedremo il prossimo anno”.
La giornata si è chiusa con un altro titolo per KTM, quello MX2.
“Sì Roczen poteva chiudere anche a Fermo ma è riuscito a conquistare il titolo davanti al suo pubblico qui in Germania. Poi per KTM un’altra giornata storica, due titoli, nella stessa giornata e qui in Gemania”.
Ora andiamo in Italia per…
“Tony vorrà onorare il pubblico italiano, correrà con meno responsabilità e ce la metterà tutta per far divertire gli spettatori”.