Glenn Coldenhoff rimane in squadra con Cairoli, mentre Jake Nicholls si ritira dalla MXGP

Glenn Coldenhoff rimane in squadra con Cairoli, mentre Jake Nicholls si ritira dalla MXGP
Dopo dieci anni nella classe regina il britannico lascia le gare internazionali per dedicarsi al lavoro e alle competizioni in madrepatria
19 luglio 2017

Glenn Coldenhoff resterà in squadra fino alla fine del 2018 con Toni Cairoli nel Red Bull KTM Factory Racing Team capitanato da Claudio De Carli. Il simpatico ventiseienne olandese, attualmente 11° in MXGP, è il compagno di squadra perfetto per l'otto volte campione del mondo, è sempre tra i primi dieci ed è un grande giocatore di squadra. Dopo alcuni cattivi risultati ad inizio stagione, "Hoff" ha gli occhi puntati sul 7° posto nel mondiale, risultato che aveva raggiunto il primo anno in squadra ed è solo a 45 punti dal suo obiettivo.

Jake Nicholls ha annunciato il suo ritiro dai GP all'età di 27 anni; Il pilota di KTM Hitachi ha dislocato un'anca senza nemmeno cadere durante la seconda gara del GP di Trentino a Pietramurata e questo pomeriggio ha annunciato la sua decisione di concentrarsi sulle gare nel Regno Unito in futuro.

«È con gratitudine, umiltà e un bel po' di tristezza, ma senza rammarico, che annuncio il mio ritiro dalla MXGP. Come molti di voi sanno, ho avuto grossi problemi ad aprile quando, senza nemmeno cadere, mi sono dislocato un'anca. Ero confuso al momento dell'incidente, ma una volta stabilizzato quella sera ho detto a mia madre, che era con me in ospedale, che avevo finito con le gare in MXGP. Il 2017 è il mio decimo anno nella classe regina, ci sono stati alti e bassi, ma sono stati complessivamente 10 splendidi anni.

«Ho vissuto in Belgio per tre anni ma ero determinato a dimostrare che sarei stato altrettanto competitivo, se non addirittura più competitivo, vivendo a casa ed allenandomi su una delle piste migliori del mondo, a casa dei miei genitori, assieme a tutti gli altri circuiti privati costruiti secondo i migliori criteri nella nostra zona, piuttosto che sule piste di allenamento malmesse in Belgio dove devi regolarmente condividere i percorsi con quad, sidecar e 85cc, prendendo atto del fatto che non ci sono controllori in pista.

«Ho capito che oggigiorno non puoi essere competitivo nei GP se non abiti nell'Europa continentale ... e non sono più disposto a farlo.

«Le ultime gare dello scorso anno mi è passata la voglia di gareggiare e di viaggiare. Non l'avevo capito e quest'inverno ho lavorato più duramente che mai, sentendomi veramente in forma prima del primo GP.

«Durante le prime quattro gare che ho dovuto raggiungere in aereo, non ho gareggiato bene, non mi godevo le piste né tutto il viaggio nel suo complesso, non mi metteva a mio agio. Sono arrivato a Trento e la mia testa pensava a tutt'altro. Mi sono assunto grossi rischi per arrivare al 21esimo nelle qualifiche. Ero così demoralizzato sabato sera, che ho pianto al telefono con mia moglie non sapendo cosa mi stesse succedendo. Era come se avessi delle aspettative troppo alte su me stesso. Domenica quindi ho affrontato la gara con uno spirito diverso. Volevo correre bene e divertirmi, senza pensare ai risultati. Un minuto dopo mi sono ritrovato seduto sulla pista con la gamba girata dalla parte sbagliata, pensando "perché?".

«Ho iniziato ad occuparmi molto del lavoro di mio padre da quando mi sono infortunato, quello sarà il mio futuro e ne sono entusiasta. Ma amo correre davvero tanto e ho solo 27 anni. Al momento sto discutendo con alcune squadre che corrono in Gran Bretagna e voglio concentrarmi sulla vincita dei titoli britannici, cosa che mi permetterà di lavorare durante la settimana e soprattutto di riprendere a gareggiare.

«Lascio senza rimpianti, sono eternamente grato per tutte le esperienze che ho avuto, ho dei dei fantastici fan in Europa e li ringrazio per avermi sempre sostenuto.
Cordiali saluti, Jake Nicholls "»

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