La pista ma soprattutto la partenza hanno fatto la differenza in quella che a causa del caldo soffocante è stato uno dei GP più duro degli ultimi anni; una manche a testa per i due fuoriclasse, ma il leader MXGP ora è Desalle; doppietta di Herlings nella MX2 e della Fontanesi nella WMX
Manche accorciata di cinque minuti, piloti che non hanno corso la seconda manche a causa dello stress fisico: il GP della Thailandia quest’anno lo si ricorderà per bel pezzo a causa della torrida temperatura che ha messo KO moltissimi piloti che addirittura non sono partiti nella seconda manche come Jordi Tixier e Tim Gajser o come Jeremy Van Horebeek che ha dovuto abbandonare prima del tempo nonostante si trovasse in quinta posizione a pochi giri dal traguardo.
Dalla dura selezione, sulla pista dalla connotazione in stile supercross sono emersi gli autentici fuoriclasse, ad iniziare dai tre mattatori del podio MXGP Ryan Villopoto, Clement Desalle e Tony Cairoli. L’ufficiale Kawasaki si è aggiudicato la sua prima vittoria stagionale con una magnifica prima manche in cui ha rispolverato le sue credenziali sulle piste artificiali: partenza in testa, subito allungo e un pressing costante con tanto di guida accattivante che lo ha portato a tagliare la bandiera a scacchi con dieci secondi di vantaggio su Clement Desalle. Nella seconda da quarto dopo un paio di giri si è portato in terza posizione, ma questa volta non è stato capace di azzerare il distacco che lo separava dai piloti di testa.
«La prima manche è andata molto bene - ha commentato lo statunitense - sono partito bene e ho mantenuto un ritmo molto alto sino alla fine, nell’altra invece ho avuto una partenza solo decente e sia Desalle che Cairoli sono andati decisamente forte per cui non sono riuscito ad avvicinarli anche perché ho cercato di usare la testa in quanto siamo solo alla seconda gara e non valeva la pena prendere dei rischi. Comunque ho imparato molto in questo GP, anche se è stato uno shock correre con un caldo così dopo aver passato questi ultimi mesi al freddo. D’altronde per me è tutto nuovo, e anche solo il fatto di correre sia il sabato che la domenica è una formula di gara che sia io che il mio corpo dobbiamo ancora assimilare».
Con due misuratissime seconde posizioni Desalle si è assicurato il posto d’onore assoluto, ma soprattutto la tabella rossa di leader del campionato con nove punti di vantaggio su Cairoli. Fin dalla vigilia Tonino non ha gradito il circuito artificiale, ma nonostante ciò nella prima manche è stato capace di rimontare dalla decima alla quinta piazza, ma in quella successiva ha fatto ancora meglio: si è aggiudicato la manche con una determinazione da otto volte campione del mondo con cui ha voluto fare vedere ai suoi avversari, ed ad uno in modo particolare, che non c’è pista o caldo che possano trattenere la sua classe e che quindi non devono farsi troppe illusioni.
Ottima la gara di Romain Febvre, quarto assoluto grazie con un terzo e quarto di manche, che a questo punto si può considerare come la rivelazione di questa stagione. Alle sue spalle l’inossidabile Kevin Strijbos, che nonostante i problemi fisici di inizio stagione ha fatto vedere di essere ancora della partita, Gautier Paulin rallentato da cadute, e Max Nagl che a causa delle condizioni climatiche e di una pista considerata da lui troppo rischiosa si è accontentato di un 4° ed un 11°. 10° assoluto invece David Philippaerts, chiuso da un avversario alla partenza della prima manche che gli ha fatto spegnere la moto, e da ultimo ha rimontato sino a 12°, mentre in quella di chiusura ha preso presto il ritmo solo dopo una decina di minuti ed è comunque finito 10° dopo aver scavalcato alcuni avversari.
15° Davide Guarneri, mentre Tommy Searle è caduto nella prima manche in un doppio ed è stato ricoverato in ospedale per la sospetta frattura di una o più costole.
Senza storia la MX2 grazie alla seconda doppietta stagionale di Jeffrey Herlings che come l’anno scorso fino a prima del suo infortunio ha dimostrato di avere una marcia più degli altri. Ha ben impressionato però la prestazione del neo acquisto KTM Paul Jonass, che sta cominciando a mettere a frutto l’intenso lavoro e gli insegnamenti di Stefan Everts di questo inverno; il lettone ha capitalizzato un quarto ed un secondo posto che gli hanno permesso di chiudere il GP dietro al compagno di squadra olandese e davanti a Dylan Ferrandis Thomas Covington.
Buona anche la prova, ma solo a metà, del protagonista del Qatar Julien Lieber, ritirato nella prima manche dopo una spettacolare caduta ma poi terzo nella frazione successiva.
Grande soddisfazione anche per Kiara Fontanesi, che ha centrato una meritatissima doppia affermazione che l’ha portata in testa al campionato a pari punti con la francese Livia Lancelot; 4ª assoluta Francesca Nocera.
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