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Eri venuto per fare il tappabuchi invece sei stato il migliore in assoluto.
“Sono contento, ho trovato una pista bella, non era bagnata troppo come al solito.
Già il sabato ho fatto secondo e ci siamo qualificati secondi dietro gli americani che, considerando anche la diversità di moto che hanno, non è male. Loro hanno delle moto di un altro livello.
Partita la prima manche della MX1 e 250 per noi era già finita. Cairoli e Lupino hanno fatto due zeri e la classifica era già andata, ma io ho comunque fatto lo stesso la mia gara. La prima manche con un po’ di pioggia non è stata facile e i primi giri è stata dura. Sono venuto su fino a l’ottavo posto e non era male, ma mi ha lasciato con l’amaro in bocca. Ho avuto anche un po’ di problemi di gomme. Infatti la seconda sono partito meglio, ottavo, e poi sono venuto su sfruttando anche qualche errore degli altri. Ho passato anche piloti che hanno contratti e nomi più altisonanti del mio e sono andato fino in quarta posizione. Gli ultimi giri per i doppiati ho perso una posizione e ho fatto quinto. Sfortunatamente è stata una brutta giornata per l’Italia: tutti ritiri. Tutti i tifosi italiani mi hanno fatto i complimenti e ho fatto una buona gara. Con i problemi che ho avuto quest’anno ho dimostrato che la mia velocità ancora c’è e avrò una cosa in più da raccontare ai nipoti”.
Questi americani sono saliti ancora sul podio.
“Soprattutto quando pioveva si è visto che non sono irresistibili. Però non sbagliano quasi mai, ha non ottime partenze, ottime moto e un ottimo ritmo gara. Se però guardi anche le dimensioni dell’America sarebbe come scegliere i migliori piloti di tutt’Europa.
Però loro hanno guidato bene, sono andati forte. Più però che per la velocità sono rimasto sorpreso di quanto poco abbiano sbagliato e quindi sono riusciti a portare un’altra volta a casa il titolo.
Loro hanno tre piloti tutti tre competitivi quindi battere una squadra così è difficile”.