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Il Mondiale cross parte alla grande con una tappa tanto attesa quanto inusuale. Non solo per la data in anticipo di quasi un mese rispetto al solito, e per il fatto di corrersi per la prima volta in un Paese del Middle East, ma soprattutto per il fatto di disputarsi di sera e con una inedita formula di gara che prevede una manche MX1, una MX2 ed una Superfinale coi migliori classificati delle due classi.
La pista, realizzata all’interno dell’autodromo di Losail, situato a 25 km dalla capitale Doha, che tra poche settimane ospiterà la MotoGP, è tirata a lustro e pronta col suo parco luci che illumineranno a giorno curve, waves e panettoni. Il fondo di terra riportata è bagnato e spianato ripetutamente per scongiurare la polvere ed offrire un buon grip alle moto dei partecipanti.
Sulla carta i concorrenti non mancano, perché oltre ai bei nomi della scorsa stagione, tra i quali il vice campione Clement Desalle rimasto fedele alla Suzuki così come Steven Frossard ha mantenuto i colori Yamaha, il russo Evgeny Bobryshev su Honda, David Philippaerts, anche lui con la casacca della Casa alata, Ken De Dycker, compagno di squadra di Tony, e il sempreverde Gautier Paulin, si sono aggiunti dalla 250 nomi altisonanti come Tommy Searle, Jeremy Van Horebeek, il primo Kawasaki CLS e l’altro KRT, e Joel Roelants al via con la Casa di Iwata.
Da verificare le condizioni fisiche di Max Nagl, neo acquisto Honda World Motocross, e Rui Goncalves, entrambi infortunati allo Starcross, mentre dopo un diverbio col team JK Racing non sarà in gara Sebastien Pourcel.
Attendiamo comunque di vedere cosa faranno il compagno di scuderia Jordi Tixier, e altri giovani scalpitanti come Max Anstie, passato alla Suzuki factory, l’inglese Jake Nicholls preso sotto l’ala di Jacky Martens, Christophe Charlier con la Yamaha di Michele Rinaldi, e i due conduttori della Kawasaki CLS Arnaud Tonus e Alessandro Lupino. Dietro al cancello di partenza si schiera anche la francese Livia Lancelot, terza donna dopo la nostra Stefania Bau e la brasiliana Mariana Balbi a cercare un posto al sole in mezzo ai colleghi uomini.