Internazionali d'Italia: Cairoli e Federici sono i nuovi numeri uno!
9 ottobre 2006
E’ stato un successo al di sopra d’ogni più rosea aspettativa questo ultimo round stagionale degli Internazionali d’Italia, che ha consegnato agli archivi l’edizione 2006 dal crossodromo lombardo di Gazzane di Preseglie in provincia di Brescia, che come sempre si è dimostrato decisamente all’altezza di un simile evento. Dopo l’incertezza climatica della giornata di sabato una bella giornata di sole estivo ha favorito l’affluenza di tantissimi appassionati, calcolati in oltre cinquemila presenze. Gli occhi di tutti gli appassionati accorsi sul tracciato di Galaello erano puntati sui piloti locali, l’idolo di casa il tre volte campione del mondo dell’ottavo di litro Chicco Chiodi, piuttosto che l’altro pilota bresciano, il giovanissimo pilota di Boario Terme Davide Guarneri, entrambi alla fine sono stati tra i grandi protagonisti di quest’ultima prova della stagione per la classe MX2. Stoico il romano Claudio Federici, che dopo il violento colpo rimediato ieri nelle prove, ha gareggiato solo grazie alle cure dei medici che hanno trattato la caviglia sinistra malandata in maniera da permettergli di scendere in pista e continuare a difendere la sua posizione di leader in campionato. Il giaguaro con una gran forza di volontà e stingendo i denti è riuscito a terminare la gara, che sicuramente è stata per il portacolori del team Medei Motors la più difficile dell’intero arco della stagione. In MX2, Tony Cairoli, dopo il titolo di vice campione del mondo nella MX2, ha regalato ai suoi tantissimi sostenitori anche il successo negli Internazionali d’Italia. Nella categoria dei giovanissimi della Junior Under 18, il titolo italiano è andato al toscano Marco Maddii, che con il successo della prima manche, ha fatto suo l’alloro tricolore, dopo una stagione che lo ha visto costantemente lottare per la posizione più alta del podio.
125 cc. Under 18
Emozionante, con colpi di scena ripetizione la categoria minore degli Internozionali d’Italia. Marco Maddii, alla fine è riuscito a conquistare la corona tricolore, già alla fine della prima manche. Al via della prima gara è stato Pierfilippo Bertuzzo, che è scattato con determinazione al comando delle corsa, sembrando addirittura che potesse allungare sul resto degli inseguitori. Il tentativo di fuga del veneto, avrà vita breve, infatti, nel corso del secondo giro cade dopo un contatto con Rudy Moroni che lo seguiva a ruota. I due finiscono entrambi a terra, e mentre per Moroni la via dei box è d’obbligo, il portacolori del team Pardi Royal-Pat riesce a ripartire seppur attardato e da vita ad una bellissima rimonta che, giro dopo giro, lo vedrà recuperare terreno sino a transitare sotto la bandiera a scacchi in ottava posizione. In testa alla gara intanto è il toscano Gianluca Martini che guida il gruppo con scioltezza. Il giovanissimo pilota della Ktm, assunto il comando della gara, dopo la caduta di Bertuzzo, non ha avuto problemi a far sua gara uno, riuscendo a contenere agevolmente anche la rimonta del toscano Marco Maddii. I due transitano nell’ordine sotto la bandiera a scacchi, e con il posto d’onore conquistato, Marco Maddii conquista dopo l’alloro Europeo Junior 125 cc. anche il titolo tricolore. Ottima performance in gara uno anche per il pilota bresciano Stefano Barbieri, che galvanizzato dal fatto di gareggiare davanti al pubblico amico è autore di una grande gara. Bisogna per la verità però affermare che il giovanissimo portacolori del moto club Veronese, è stato estremamente brillante per l’intero week-end. Al via di gara due, è Mauro Fiorgentili al debutto in Italia in sella ad una 250 cc. 4t, che scatta al comando della gara e cerca di allungare sugli inseguitori. Alle sue spalle, si forma un terzetto composto da Andrea Cervellin, Gianluca Martini e Pierfilippo Bertuzzo. Ben presto Cervellin, deve arrendersi per una caduta e quasi contemporanea anche il leader della gara Fiorgentili, deve cedere prima a Rudy Moroni e subito dopo anche a Pierfilippo Bertuzzo. Moroni tenta di allungare ma non riesce a staccarsi dal portacolori del team Pardi Royal Pat. I due viaggiano per un paio di tornate quasi appaiati, sino a che approfittando di un’incertezza di Moroni, a Bertuzzo riesce il colpaccio e passa al comando. L’ultima manche della stagione, termina quindi con il successo del veneto che ha preceduto Moroni e Fiorgentili. Per il marchigiano, però, la verifica tecnica di fine gara, riserva l’amara sorpresa di una retrocessione di ben cinque posizioni per non essere nei limiti fonometrici prescritti dal regolamento.
MX1
Al primo via della giornata è il piemontese Stefano Dami a transitare per primo il tornantino dopo la partenza, seguito dal corregionale Enrico Oddenino ed il sempre verde Andrea Bartolini. Dami nei primissimi minuti sembra addirittura allungare sugli inseguitori e guida la gara per oltre due tornate. Nel corso del terzo giro, il portacolori della FF.OO. deve cedere la posizione d’onore a Oddenino. I due viaggiano in identiche posizioni sino ad oltre tre quarti di gara, quando Dami si fa sorprendere da Thomas Traversini autore di un’eccellente prima frazione di gara. Intanto dopo una partenza non certo esaltante, che lo ha visto intorno metà gruppo, risale posizioni su posizioni Cristian Beggi. Il reggiano è stato nella seconda parte della gara incontenibile per tutti, anche per Oddenino, che si vede superare proprio all’ultimo giro. Il leader del campionato Federici ha concluso gara uno, anche se distrutto dal dolore, in nona posizione, facendo un’ulteriore passo avanti verso la conquista del titolo, mentre il suo più diretto avversario nella corsa al titolo tricolore, Alex Cinelli, ha conquistato un’onorevole quarta piazza.
All’ultimo via della stagione per la classe MX1 è sorprendentemente portacolori del team Union Bike Matteo Aperio che scatta al comando della gara, guidando per oltre una tornata per poi cedere prima ad Enrico Oddenino e poi anche al finlandese Antii Pyrhonen. In gara due, ottima performance per il portacolori del team 3C Racing, Alex Salvini almeno sino a che il bolognese è rimasto in gara. Pilota della Suzuki, dopo che era transitato al primo giro in quinta posizione, ha recuperato terreno sino a riuscire nel corso del nono passaggio addirittura a conquistare la testa della gara. Salvini guiderà la manche finale però solo che per due tornate, dato che di li a poco, la sua Suzuki, comincia ad emettere degli strani rumori, che lo costringeranno poco dopo a fermarsi definitivamente al parco assistenza per la rottura della marmitta, termina così la stagione il campione 2005 degli Assoluti d’Italia. Intanto ancora una volta è Cristian Beggi che anima la gara, recuperando terreno dopo esser stato ancora una volta autore di un avvio di certo non esaltante. Il reggiano del Max Team, come nella precedente manche, arriva ad insidiare Oddenino, ed addirittura a superarlo intorno a tre quarti di gara, per poi addirittura distanziarlo. L’ultimo podio stagionale della MX1, è la fotocopia del primo, mentre sul gradino più basso stavolta è salito il pilota ufficiale Tm Pyrhonen, alla sua ultima gara in sella alla moto pesarese. Claudio Federici, dopo essere transitato alla prima tornata in nona posizione ha recuperato terreno sino a chiudere con una meritatissima sesta piazza finale, precedendo il suo più diretto avversario per la corsa al titolo Alex Cinelli. Il portacolori del Medei Motocross Team, con questo risultato fa suo sia il titolo Italiano che quello degli Internazionali d’Italia 2006, chiudendo con un meritatissimo successo, la sua straordinaria carriera.
MX2
La MX2 era senza dubbio la classe più attesa, ed i pronostici della vigilia erano tutti per i nostroi Tony Cairoli e David Philippaerts, gli unici ancora in lotta per la conquista del gradino più alto del podio. Al primo via della giornata si assiste al colpo di scena che toglie dalla lotta per le prime posizioni Chicco Chiodi. All’abbassarsi del cancelletto scatta velocissimo il pilota del team Ricci Racing, alla prima curva è appaiato a Cairoli. I due si toccano e mentre Cairoli rimane in sella, Chiodi finisce a terra. Fortunatamente è schivato da tutto il gruppo, e seppur con la moto malconcia riesce a ripartire e gettarsi a capofitto in una rimonta che lo porterà dall’ultima posizione sino all’ottavo posto finale. Intanto in testa al gruppo il vice campione del mondo Tony Cairoli allunga sugli avversari senza che mai nessuno potesse mettere in alcun modo in discussione la sua posizione di leader. Con il successo in gara uno il pilota del team De Carli ha messo subito al sicuro il titolo tricolore.
Ottimo in questa prima frazione il pilota del team Ktm Silver Action Manuel Monni, veramente consistente oggi sull’impegnativo tracciato di Galaello. Il perugino è stato autore di una grandissima prova che lo ha visto nella prima parte della gara viaggiare in seconda posizione, sino che nel corso del nono passaggio ha dovuto cedere la posizione allo scatenatissimo Davide Guarneri finalmente a posto fisicamente. Il pilota bresciano è stato oggi velocissimo e sempre in lizza per le posizioni del podio. Ha dovuto lottare non poco invece per recuperare terreno dopo un avvio in mezzo al gruppo David Philippaerts. Il pilota Ktm Factory dalla decima posizione del primo passaggio, con un passo elevatissimo riesce giro dopo giro a recuperare terreno sino a conquistare la seconda piazza dopo un bellissimo duello con Guarneri.
Al via di gara due, è il portoghese del team Ktm Axo Silver Action che alla prima curva è davanti a tutti, e guida il gruppo per otre una tornata sino a che deve cedere quasi in contemporanea la posizione prima a Chiodi, ed immediatamente dopo anche a Guarneri. I due piloti bresciani però già nel giro successivo si scambiano le posizioni, e da quel momento in poi sembra che a lotta per la posizione più alta del podio sia finita li. Il duo del team Ricci Racing viaggia all’unisono velocissimo in testa alla gara, senza però mai risparmiarsi tanto che alla fine dell’undicesimo giro il tre volte campione del mondo Chiodi, riesce a superare nuovamente il più giovane compagno di team. Intanto ancora una volta Philippaerts deve sudare le proverbiali sette camice per rimediare un avvio certamente non brillante. Giro dopo giro, risale posizioni su posizioni, sino a che proprio allo scadere del tempo regolamentare riesce a prendere il comando della gara, andando a tagliare per primo il traguardo. Un successo che per l’imolese vale anche il successo assoluto di giornata. Con il secondo posto, il siciliano Cairoli, chiude alla grande la stagione delle gare outdoor, prima di cominciare l’avventura del Campionato Europeo Supercross precedendo l’idolo locale Chicco Chiodi.