Internazionali d’Italia MX. Cairoli e Prado campioni 2019

Come da pronostico, i due alfieri del team KTM De Carli hanno fatto incetta di titoli assicurandosi quelli di 450 e Supercampione e, con lo spagnolo, quello della 250; al francese Miot il titolo della 125
11 febbraio 2019

E’ stata un’altra tappa impegnativa, ma alla fine Tony Cairoli e Jorge Prado hanno dimostrato la loro indiscussa superiorità dando il commiato agli Internazionali d’Italia con la tabella rossa di campioni delle rispettive categorie.

 

Al messinese è rimasto però il cruccio di non essere riuscito a chiudere la MX1 con la terza vittoria consecutiva. Colpa di una partenza a metà gruppo, che lo ha costretto a una impegnativa rimonta puntualmente condotta in modo incisivo: dopo metà gara, infatti, è riuscito a portarsi al terzo posto, mantenendolo sino al traguardo.

 

Lo smalto di Tony ha però perfettamente brillato nella Supercampione, dove ha ripetuto il copione già collaudato che lo ha visto partire al comando e fare gara a sè sino alla bandiera a scacchi, eguagliando così le vittorie ottenute anche a Riola e Ottobiano.

 

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Stessa cosa per il campione del mondo MX2, che nella manche 250, dopo aver scavalcato al primo giro il sorprendente francese Pierre Goupillon e al sesto l’altro transalpino Brian Moreau, si è involato verso la sua terza affermazione che lo ha incoronato indiscusso campione della specialità. Per poi dare un’altra lezione di stile e determinazione chiudendo la gara conclusiva (che mette di fronte 450 e 250) in terza piazza, come le due volte prima, e con lo stesso risultato assoluto di campionato.

 

Oltre ai due ufficiali KTM, la trasferta mantovana ha visto protagonista anche Tim Gajser che, visti i problemi al via di Cairoli, non si è fatto sfuggire l’occasione per dominare una MX1 condotta al comando dal primo all’ultimo giro, chiudendo il campionato terzo alle spalle di Romain Febvre, autore di un ennesimo posto d’onore. I due fuoriclasse sono poi rimasti entrambi coinvolti in un mucchio alla partenza della Supercampione: mentre l’ufficiale Yamaha si è dovuto ritirate con la moto danneggiata, lo sloveno della HRC si è piazzato quarto, assicurandosi così il posto d’onore assoluto.

 

Nella MX1, alle spalle di Cairoli hanno concluso Gautier Paulin, quarto anche in campionato, e il coriaceo Max Nagl (quest’anno ritornato in sella alla KTM Sarholz), che si è poi preso il lusso di terminare la giornata al secondo posto dopo essersi sbarazzato a metà gara del convincente neo acquisto di KTM Austria, Ton Vialle, finito sesto dopo il terzo nella MX2. Assente Alex Lupino, causa una botta alla caviglia accusata in prova, l’altro portacolori delle Fiamme Oro, Micky Cervellin, ha avuto una giornata movimentata ad iniziare dalla MX2, dove è stato atterrato nelle prime battute di gara mentre era terzo, e da ventesimo ha poi recuperato sino al sesto, meritandosi il terzo posto in campionato dietro al danese della Husqvarna IceOne, Mikkel Haarup. In conclusione, il veneto della Yamaha SM Action non è riuscito a trovare il suo spazio chiudendo la Superfinale decimo, una posizione in più rispetto al suo piazzamento nella classifica assoluta.

 

 


La 125 è stata combattuta sino alla fine, con in lizza l’azzurro del team KTM Celestini, Andrea Bonacorsi, e il francese Florian Miot, passato al comando del campionato ad Ottobiano: la sfida si è chiusa in favore del giovane pilota della Yamaha, che ha chiuso terzo di giornata con quinto l’azzurro, il quale si è così dovuto accontentare del posto d’onore finale; la giornata mantovana ha invece visto salire sul gradino più alto del podio lo svizzero Mike Gwerder.

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