Internazionali d'Italia MX. In Calabria vincono Van Horebeek e Bobryshev

L’ufficiale Honda vince la MX1 e rimane in testa al campionato così come nella classe Elite nonostante la prova di forza del mattatore Van Horebeek; paura per Febvre per un taglio al braccio destro, in evidenza Cervellin (MX2) e conferma per Rubini (MX125)
7 febbraio 2016

Punti chiave

Al suo debutto, la pista calabrese tirata a lustro dal bravo Armando Dazzi ha di nuovo portato alla ribalta Evgeny Bobryshev il quale prima si è assicurato la vittoria della classe MX1 che gli ha permesso di portarsi in testa al campionato, poi si è aggiudicato il posto d’onore nella Elite grazie al quale ha consolidato il suo ruolo di leader.


Giornata positiva quindi per il bravo e convincente pilota russo, che nelle due classi di punta si è invertito le posizioni con Jeremy Van Horebeek mantenutosi ai vertici per tutta la giornata nonostante non amasse in modo particolare il tracciato di gara. La grintosa prestazione del fiammingo è stata affiancata da quella poco felice del compagno di squadra Romain Febvre, che ha ribadito il suo potenziale col secondo tempo cronometrato alle spalle dell’ufficiale Honda ma che al via della manche MX1 (che è stata poi ripetuta per problemi al cancello) è finito a terra alla seconda curva procurandosi un taglio al gomito destro che lo ha estromesso dalla gara in quanto è dovuto andare in ospedale per richiudere la parte interessata con alcuni punti di sutura.


La 450 ha registrato il 3° posto di Max Nagl, anche lui coinvolto nella caduta del primo avvio, che ha bissato il piazzamento nella Elite davanti a Valentin Guillod e Glenn Coldenhoff i quali nella manche precedente erano terminato a posti invertiti; in evidenza anche David Philippaerts, terminato prima 6° e poi 7°.
 

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MX2

Nella MX2 prova di forza di Michele Cervellin, ora saldamente al comando davanti ad Alvin Ostlund e al grintoso Samuele Bernardini piazzatosi al posto d’onore davanti allo svedese, anche se nella Elite il veneto della Honda è stato protagonista di una spettacolare caduta finita fortunatamente senza conseguenze.

 

125

Le due manche 125 hanno visto Stephen Rubini e il danese Mikkel Haarup spartirsi una affermazione a testa col francese che si è aggiudicato l’assoluta con cui ha rinsaldato il suo ruolo di capoclassifica; alle loro spalle l’accoppiata TM formata da Paolo Lugana e Alessandro Manucci.

 

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