Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Dopo l’antipasto dello Starcross di Mantova è la volta degli Internazionali d’Italia, tre tappe una dietro l’altra per poi preparare le casse delle moto e partire alla volta dell’autodromo qatariano di Doha che sabato 2 marzo tiene a battesimo una stagione iridata che comincia in maniera decisamente in anticipo rispetto al solito.
«Il calendario delle prove extra europee del Mondiale ci ha fatto attivare con notevole anticipo – ha spiegato Alfredo Lenzoni – studiando delle soluzioni mirate per il periodo in cui quest’anno siamo stati costretti a programmare il campionato».
Ciò spiega il fatto che si corre per la prima volta in Sardegna.
«Infatti, a pochi giorni dall’evento qui a Riola Sardo siamo a maniche corte, la pista è sabbiosa e quindi abbiamo scongiurato gelo e fango visto che la posizione della pista permette di gareggiare anche in caso di pioggia. Dal punto di vista tecnico inoltre i piloti hanno la possibilità di ritrovare le stesse condizioni di quando correranno alcuni gran premi, e questo la rende una prova attraente per chi deve consolidare la preparazione, testare, confrontarsi».
La pista la si può paragonare a quella di Lommel?
«Direi di sì, ma la nostra non è non è piatta, anzi tutto attorno ci sono dune alte anche 50 metri, anche se la pista non passa più su quelle dune. Tanto per capire, questa zona è chiamata con un nome che significa deserto sabbioso, è un'area molto vasta dove Meoni e veniva a testare le moto prima di andare alla Dakar».
Oltre che per vedere i piloti in azione c’è grande attesa per il pubblico che pare abbia risposto numeroso ancora prima che inizi la manifestazione.
«La prevendita ha registrato più di tremila biglietti venduti, è un numero veramente importante rispetto alla media e persino di una prova iridata. Probabilmente la novità e la ricettività della Sardegna hanno favorito l’interesse per questa gara, noi stessi non ce lo aspettavamo. E’ ancora presto per dirlo, ma ci fa pensare che forse ci sarebbe addirittura lo spazio per ospitare una gara del Mondiale, è una situazione fantastica dal punto di vista sia della pista che per gli spazi a disposizione, paddock compreso».
Finita questa gara si fanno i bagagli e ci si trasferisce direttamente a Roma.
«Più o meno sì, dopo più di vent’anni si ritorna sulla pista di Malagrotta che ora però ha una nuova fisionomia grazie alle modifiche apportate da Claudio De Carli. E’ tecnica e spettacolare allo stesso tempo, ha una zona sabbiosa nella parte bassa e mentre nella zona alta il terreno è misto con saliscendi, salti e buche, in poche parole c’è un po’ di tutto. Il terreno non è duro, e questo ci da' una certa garanzia dal punto di vista della pioggia e il gelo non ci fa più paura».
I battenti si chiuderanno invece nella pista di Arco, già collaudata l'anno scorso.
«Sì, ma là i lavori fatti per ospitare la prova iridata del 14 aprile hanno ammodernato tutto, per cui il nostro lavoro sarà molto più semplice. Il paddock ad esempio ha dodicimila metri in più, il terreno drena molto e grazie alle correnti del lago di Garda dovremmo essere protetti dal ghiaccio che metterebbe a rischio la sicurezza dei piloti. L'anno scorso in questa pista abbiamo avuto il record di pubblico, e pensiamo di ripetere il successo in quanto il fatto che i piloti del Mondiale dovranno venire a correre un paio di mesi dopo per loro è particolarmente interessante per conoscere il circuito e mettere a punto la moto»
Com'è il monte premi degli Internazionali 2013?
«Ci sono i palio la bellezza di 120.000 euro, 50.000 vanno al vincitore della categoria Elite, 30.000 al secondo, 20.000 al terzo e poi a scalare. Quest’anno abbiamo anche il Trofeo EICMA, dotato di un montepremi finale di 5.000 euro per l'Elite e 2.500 per la 125».
I piloti ufficiali Kawasaki, Honda e Suzuki li abbiamo già applauditi a Mantova, in Sardegna per la prova d’apertura di quello che una volta era considerato il campionato italiano si vedranno in azione anche quelli Yamaha e KTM.
I riflettori sono tutti puntati ovviamente su Tony Cairoli, che dopo la preparazione invernale che ha seguito prima a Roma e poi in Sardegna è pronto per il debutto con moto e livrea 2013. Ma Steven Frossard vuole non farsi sfuggire il suo ruolo di campione in carica, e prima di quello che si prospetta un Mondiale che fa scintille ne vedremo subito delle belle. Gli appassionati sono avvisati.