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GP USA, sei tu il vincitore. Raccontaci com'è andata.
«Oggi la gara è stata davvero faticosa. La pista, che già è velocissima, si è scavata tanto e Mike (Alessi, ndr) era davvero rapido. Nella prima manche, dopo circa 20 minuti, all'atterraggio da un salto ho perso la leva del cambio e ho proseguito la corsa con la sola terza marcia. E' stato faticosissimo, ho dovuto usare molto la frizione perché qui ci sono salite lunghissime e buche profonde. E poi c'era Mike, che andava davvero veloce. ».
La seconda manche è stata dura, non sei riuscito a replicare la vittoria. Perché?
«Non sono partito male, ma ho accusato presto la stanchezza. Nella prima manche avevo dato tutto e nella seconda ho faticato più del solito. Ben Townley mi ha superato nei primi giri, poi con Mike Alessi abbiamo fatto un paio di giri scambiandoci le posizioni».
Ti è dispiaciuto non vincere anche la seconda manche?
«No, non era così importante. Ho comunque vinto il GP e per me è importante il Campionato del Mondo, in quest'ottica la trasferta americana è andata benissimo».
Era davvero caldo, hai sofferto?
«Sì, ma era accettabile. Il tracciato era più impegnativo del caldo. Mi è piaciuto correre qui negli States, sia per le piste che per la possibilità di confrontarsi con i piloti locali. Le curve sono molto più veloci rispetto a quelle europee e anche la lunghezza complessiva del tracciato è superiore. Nel complesso Glen Helen mi è piaciuta molto».
Ascolta l'audio integrale dell'intervista a Tony (in inglese).