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Un Gran Premio che non è andato come al solito.
«Un Gran Premio da dimenticare, purtroppo la giornata non è andata benissimo, già da ieri avevo un pò di problemi e non sono riuscito a trovare un bel feeling con la moto. La prima manche abbiamo fatto quello che si poteva fare stando attenti a non fare errori. Il quarto posto poteva anche andare bene, la seconda invece avevo intenzione di fare meglio e di portare a casa un bel risultato. Sono partito quinto, ho passato de Dycker subito, poi stavo passando van Horebeek all'interno, facendo una manovra pulita pensando che lui non insistesse invece ha continuato ad insistere e alla fine ci siamo incastrati e io sono caduto per terra girandomi il dito della mano destra. La pista era molto pericolosa, ci ho messo un po' a passare Philippaerts, Simpson e Leok, ma il gruppo era andato via e non ho voluto rischiare più di tanto per spingere. Abbiamo già perso quindici punti e non era sicuramente quello che volevamo fare. Dobbiamo cercare di pensare al campinato e la prossima gara, che si terrà sulla pista di Bastogne, mi piace molto e cercherò di fare del mio meglio come sempre».
Un campione sa anche quando deve rallentare e correre un pò al risparmio.
«Non era giornata e ho visto subito che non c'era un buon feeling con la pista. Anche io non ero molto competitivo su questo terreno scivoloso, anche per il fatto che il mio ginocchio sinistro in queste condizioni va sfruttato molto, perchè bisogna mettere spesso la gamba per terra e per questo ero un po' rigido sulla moto. Quando sei così non vai tanto bene, facendo qualche errore di troppo. Abbiamo perso quindici punti ma possiamo guardarla dal lato positivo, visto che non ci siamo fatti male e dalla prossima gara torneremo sicuramente davanti».
Hai fatto i complimenti a Jeffrey?
«Si certo, lui ha vinto il mondiale è stato bravissimo. Quest'anno non ha sbagliato niente e speriamo più avanti che lui li faccia a me».