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«Finalmente ce l'ho fatta! Lo so perché sono sul podio, ma devo ancora rendermene conto davvero. Non ho mai smesso di crederci e questa mattina (domenica, ndr) ci credevo più di ogni altra persona. Sono veramente contenta e forse mi renderò più conto di quello che ho fatto tra un paio d'ore».
Le ultime gare sei andata fortissimo.
«Soprattutto ieri (sabato, ndr). Ho girato tutti giri di due secondi più veloce degli altri, partendo ultima e sapendo di giocarmi un mondiale, non so quale altra ragazza sarebbe stata in grado di gestire una tensione e una gara di questo tipo. Ho dato l'anima fino alla fine e questa notte ho dormito senza nessun rimpianto».
Questo è il quarto titolo, ha un sapore diverso rispetto agli altri?
«E' difficile dirlo, perché ogni titolo è sudato fino alla fine. Tante emozioni una diversa dall'altra, veramente forti. Credo che questo sia il più bello perché non sono mai stata così in forma. Quello dell'anno scorso invece è stato il più faticoso.
A chi dedichi il titolo?
«A tutte le persone che mi stanno vicine. Soprattutto al mio allenatore che mi segue giorno per giorno, senza di lui non sarei arrivata a vincere neanche il primo titolo e invece ne abbiamo vinti quattro insieme. Poi lo dedico a tutti quelli che fanno parte del team: mia mamma mio papà, mio fratello, il mio moroso, i meccanici... tutti quelli che non ho nominato ma che hanno sempre fatto la loro parte. Poi lo dedico in particolare a un mio amico che è morto in un incidente in moto e che corre con me ogni volta».