L'Italia vince il Motocross delle Nazioni Europee

L'Italia vince il Motocross delle Nazioni Europee
I piloti della Maglia Azzurra fanno il pieno nel Motocross delle Nazioni Europee a squadre, che si è corso a Trento. Italia prima nella classifica maschile e in quella femminile
12 ottobre 2015

L'eccellente risultato ottenuto dai piloti italiani della Maglia Azzurra replica quanto ottenuto l'anno scorso in Repubblica Ceca. Stavolta è cambiato il luogo, la pista del Ciclamino di Pietramurata, ma non il risultato nella MXoEN.

Gli azzurri hanno lottato per il successo fino agli ultimi giri con la Svezia. Nelle due manche MX2/125, Ivo Monticelli ha ottenuto altrettante vittorie sempre davanti allo svedese Alvin Ostlund.
Belle gare anche di Morgan Lesiardo, che con un 9° ed un 13° posto a fine giornata è risultato il primo della 125. Emilio Scuteri ha ben figurato nelle due gare della 85, con due quarti posti. Gioele Palanca ha chiuso 7° e 11°. Bene anche per l’Italia B, formata da Filippo Zonta in MX2, Paolo Lugana in 125, Andrea Bonacorsi e Mattia Capuzzo nella 85.
Peccato che una distorsione al piede sinistro abbia impedito a Zonta di lottare per le posizioni di vertice dell’ultima manche MX2/125, e alla squadra di agguantare le terza piazza. Quinta la posizione finale.


 

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Kiara Fontanesi e Francesca Nocera non solo hanno vinto il Motocross delle Nazioni Europee Femminile, ma hanno confermato il titolo conquistato l’anno scorso. Nonostante due partenze non perfette, Kiara Fontanesi ha ottenuto altrettante nette vittorie grazie ad un grande ritmo di gara. A tenerle testa è stata solo la sua compagna di squadra, molto brava nell’ottenere un secondo ed un terzo posto. Giorgia Montini e Floriana Parrini hanno terminato la competizione con un positivo 6° posto.

Il Commissario Tecnico FMI, Thomas Traversini, ha detto: «Era difficile riconfermarsi dopo le vittorie dell’anno scorso, ma grazie a tutti i piloti ci siamo riusciti. Nel maschile siamo da quattro anni ai vertici, e dobbiamo continuare a lavorare perché il podio diventi, in futuro, una tradizione anche a livelli superiori». 

Da Automoto.it