Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Per Antonio Cairoli il Gran Premio del Benelux è come un secondo GP di casa, vista la vicinanza della pista del Brabante con la sua seconda abitazione belga di Lommel che usa da anni per gli allenamenti sulla sabbia. Dopo un anno di pausa, la pista adiacente al confine fiammingo è di nuovo teatro della parte finale del campionato, con la sua intatta peculiarità di tracciato estremamente selettivo per tenuta fisica e doti tecniche necessarie per emergere tra i profondi canali e le incessanti buche che si formano e che mutano giro dopo giro.
Ed è proprio questa sua capacità di imprimere una dura selezione tra i partecipanti a far emergere le qualità di Cairoli che in questo impianto ha sempre brillato, arrivando a volte a ridicolizzare persino i nordici specialisti della sabbia. Proprio lui, arrivato dalla lontana provincia messinese, che dopo essersi rimboccato le maniche ha scalato i vertici del Gotha del motocross sino ad arrivare ad un passo del sesto titolo iridato. Che questo fine settimana con un colpo di scena simile a quello svedese che lo vide dolente protagonista di un doppio ritiro, potrebbe essere suo con due prove in anticipo nel caso questa volta la sfortuna si rivolgesse contro Clement Desalle.
Molto più verosimilmente se l’ufficiale KTM mantiene le promesse e riuscirà a eguagliare uno dei risultati al vertice ottenuti in passato a Lierop, amministrando attentamente i 52 punti che ha accumulato nei confronti del belga della Suzuki sarà il Gran Premio d’Italia che si corre sull’impianto ravennate di Faenza ad incoronarlo per la quarta volta di seguito re della MX1. Tra l’altro, dopo l’infortunio ad una mano nel GP inglese, il vallone si presenta con l’articolazione ancora dolorante.
«La mia mano non è in condizioni ideali – ha spiegato Desalle – l’ho fatto fisioterapia per tutto il tempo e abbiamo ancora un paio di giorni prima della gara. Ultimamente non è stato facile per me, prima per miei problemi familiari e poi con questo infortunio che dopo Matterley Basin non mi ha più permesso di guidare. Spero solo che io possa trovare un buon feeling a Lierop, e che la mano non mi dia troppo disturbo quando sarò sulla moto. Ora ho bisogno di un po’ di fortuna, anche perché questo è un circuito difficile e fisicamente molto impegnativo».