Ne vedremo proprio delle belle. E' il il primo pensiero che ci ha accompagnato rientrando dal mitico impianto bulgaro di Sevlievo, situato a 200 chilometri da Sofia, semplicemente perfetto e allo stesso tempo avveniristico visto che di simili se ne contano sulle dita di una mano.
Il primo GP infatti ce lo siamo gustati fino in fondo, sicuramente ne arriveranno altri ancora più contesi e appassionanti. In attesa delle conferme che ci darà la pista di Mantova, ecco i primi giudizi sulle forze in campo.
MX1
Max Nagl: voto
9
Avevamo già visto di quanto è capace nel 2009, anno che lo ha consacrato vice campione MX1, ma ancora non riusciamo a capire come il fantino tedesco riesca a dominare così facilmente l'enorme potenza della sua Kappa 450. Nelle partenze è sempre nei primi, non ha problemi di tenuta fisica, guida pulito e sempre misurato: in poche parole una miscela esplosiva che non sarà facile tenersi dietro.
Antonio Cairoli: voto
8,5
Fino a prima della seconda manche non eravamo riusciti a capire cosa c'era che lo frenava, visto che in tutto il fine settimana non lo avevamo ancora visto divertirsi con la moto come solo lui sa fare. La vittoria di Gara 2 ha però fatto chiarezza, dandogli la certezza che può salire sul gradino più alto del podio anche con la 350. E già da Mantova rivedremo i numeri che sa fare quando con la testa è a posto.
David Philippaerts: voto
7
Un voto in più dopo la prima manche ci stava tutto, perché aveva dimostrato di essere di nuovo il DP19 del 2008, ma la scivolata nella seconda manche e soprattutto l'aver perso una posizione sul traguardo ha penalizzato il suo risultato complessivo. A Mantova la prova d'appello.
Davide Guarneri: voto
6 1/2
Il neo tricolore non ha strafatto, ma come inizio ci può stare. Per emergere nella classe regina deve essere tutto perfetto e ben rodato, chiaro quindi che ci voglia ancora un pò per prendere le misure e mirare il tiro, ma se non altro la sua stagione è partita bene e senza errori.
Tanel Leok: voto
4
Un 12° e un 17° sono un pò poco per un pilota veloce come lui. E non ci sono scuse da prendere, nemmeno quella di non poter contare quest'anno su una moto ufficiale. L'estone deve rivedere un pò di cose, ad iniziare dalla partenze a metà gruppo.
Clement Desalle: voto
7
Il risultato non è affatto male, ma il vallone non ci ha entusiasmato. Ha tenuto a sottolineare che ancora non è in forma e che non ha voluto forzare il passo, ma partire in difesa già alla prima gara non ci ha convinto molto.
Ken De Dycker: voto
6 -
Bene la prima manche, male la seconda dove a una mediocre partenza ha sommato una serie di errori e lamentato una forma fisica ancora lontana dall'essere ottimale.
Steve Ramon: voto
7 -
Il contrario di De Dycker: bene la seconda, male quella d'apertura. E' sempre il pilota di riferimento nei frangenti più difficili, ma pare che gli manchi anche quest'anno l'incisività che dovrebbe servirgli per rispolverare il suo titolo iridato.
MX2
Marvin Musquin: voto
9 1/2
Splendido da vedere, velocissimo, preciso, tranquillo: un vero campione del mondo. Oltretutto assecondato da quella che si può considerare la migliore moto in gara, visto che al motore più performante della categoria ora associa una ciclistica più leggera e maneggevole senza più PDS. Peccato solo che dal prossimo anno chi vorrà vederlo in azione dovrà trasferirsi negli Usa.
Ken Roczen:
8
Questa volta non è andata come voleva, ma la sua determinazione prima o poi lo porterà sul gradino più alto del podio. Perché ha fatto un ulteriore step, e gli manca veramente poco per mettere i bastoni tra le ruote di Musquin.
Gli azzurri:
4 1/2
Il gap generazionale sembra abissale, visto che per quanto siamo messi bene nella classe regina, la 250 è davvero scarna di protagonisti. Non ce ne vogliano i pur volenterosi ragazzi che sono al via della MX2, ma per mettersi in carreggiata ci vuole un bel salto di qualità. Speriamo che almeno Lupino e Moroni vadano a punti in tutte le gare.
Christophe Charlier:
5
Avendone visto il potenziale negli Internazionali d'Italia, dal corso ci aspettavamo francamente di più. Ma è scusato, perché il salto dall'Europeo al Mondiale non è poco cosa ed infatti la tensione ha offuscato le sue doti. Che avranno sicuramente modo di emergere nelle prossime prove.
Jeffrey Herlings:
7 1/2
Per il 15enne olandese il salto iridato non ha avuto controindicazioni, anzi pare proprio che lo abbia ringalluzzito visto il suo 4° posto centrato al primo colpo. Non a caso la KTM l'ha inserito nella propria squadra ufficiale…