Mantova: che specchio!

Mantova: che specchio!
La pista del Motoclub Mantovano è in perfette condizioni e pronta per ospitare una gara che si preannuncia stellare, con Cairoli e Philippaerts contro tutti per la supremazia della MX1 | M. Zanzani
9 aprile 2010

Punti chiave


I frenetici lavori per far trovare il circuito mantovano al massimo del suo potenziale si sono praticamente conclusi. Il tracciato ora è un biliardo, ma basteranno pochi giri di pista per farla diventare un girone dantesco dove i migliori sapranno fare la differenza.

Se l'aspettativa per il GP di Bulgaria era tanta, per la tappa italiana è enorme. La verifica dei valori in campo scaturita a Sevlievo è infatti ancora più accattivante, ad iniziare da quella dei risultati di Antonio Cairoli e David Philippaerts che si debbono confermare di fronte al pubblico di casa.

Antonio, dopo l'affermazione nella seconda manche bulgara, è più sereno e convinto che la decisione di correre con la 350 è stata una scelta azzeccata. "Ora so che posso puntare a vincere il GP di casa - ha detto l'ufficiale KTM - in Bulgaria la pista era molto segnata e non era molto divertente, anche perché con quei salitoni era la pista più difficile per la mia moto. Qui a Mantova invece ogni sezione è buona per fare dei numeri, anche se devo pensare al risultato e non solo a fare acrobazie".

La sua missione è soffiare il comando del campionato al compagno di squadra Max Nagl, dal quale è in ritardo di soli 6 punti, anche se non sarà una passeggiata considerando che il tedesco con la KTM 450 sul tracciato lombardo aveva vinto lo Starcross 2007.

Philippaerts soffia loro il fiato sul collo, perché pur non potendo vantare nessuna affermazione sulla pista di Mantova ci tiene a ben figurare perché tra gli spettatori ci saranno anche i vertici della Öhlins che quest'anno forniscono le sospensioni ufficiali per la sua Yamaha Monster Energy. David deve anche confermare che il secondo posto della manche d'apertura non era stato un fuoco di paglia, e che il settimo riportato nella frazione di chiusura era stato un incidente di percorso.

Vedremo pure cosa sarà capace di fare Manuel Monni, che al debutto nella MX1 con la Yamaha del team 3C Racing ha spuntato un onorevole 13° posto.

E poi, oltre alla classe veterani e 125 2T, c'è la fantastica MX2, vera e propria miscela esplosiva di quindicenni scatenati. Il primo scontro è stato favorevole a Marvin Musquin che l'ha spuntata su di un Ken Roczen un pò troppo prudente, vedremo come andrà a finire questa volta e soprattutto come si comporterà lo sconcertante olandese Jeffrey Herlings, quarto in Bulgaria al suo primo GP e in questa occasione ulteriormente favorito dal fondo familiare.

Il barlume di speranze di vedere già in gara l'ufficiale Yamaha Gautier Paulin, infortunato in allenamento alla vigilia dell'apertura iridata, è invece svanita venerdì mattina quando il francese, che aveva già pronti i bagagli per partire in direzione Italia, ha fatto un preventivo controllo medico che gli ha però consigliato di rimandare il suo rientro alla prossima prova. Notizie meno confortanti per la seconda guida Aprilia Manuel Priem, che sarà fuori a lungo a causa della caduta di Sevlievo: la situazione dei polmoni non è più preoccupante ma la frattura alla 12ª vertebra non gli permetterà di ritornare a correre prima di tre mesi.

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