Michele Rinaldi: "E' una cosa sorprendente!"

Michele Rinaldi: "E' una cosa sorprendente!"
Il direttore del team Yamaha ci svela i segreti del grande successo di Paulin nella MX1 a Fermo | M. Zanzani, Fermo
12 settembre 2011

Punti chiave


Qualche giorno fa eravate venuti qui puntando alla vittoria della MX2, invece le cose sono un po' cambiate.
"Puntavamo alla vittoria, anche perché noi avevamo qualcosa di veramente interessante in MX2, però purtroppo Steven si è fatto male e non potendo correre qui a Fermo Yamaha ha pensato di chiedere a Gautier di difendere la seconda posizione. Gautier ha fatto primo e secondo quindi è stato veramente bravo e alla fine Frossard è secondo nel mondiale. Noi siamo contenti".
 

Una bella chiusura di campionato, peccato mancasse Antonio. Ti aspettavi potesse vincere subito dal Venerdì?
"E' una cosa sorprendente. Lui aveva già fatto alcune prove per il Nazioni, quindi sapeva già come andava il 450. Si è trovato a dover fare una gara prima del Nazioni, ma la moto la conosceva già e ci aveva già girato un paio di volte. E' stato bravissimo perché guida bene, è una pista abbastanza tecnica, lui era carico. Poi chi viene dall'MX2 ha sempre questa voglia di dire "Ci sono anch'io!" e ha giocato un ruolo importante anche questo fattore. Complimenti a Gautier".
 

Una prima manche senza problemi, la seconda invece?
"Pourcel è uno dei migliori piloti al a mondo per la sua capacità di guida tecnica-tattica quindi lui ha fatto la prima conservando sicuramente un po' di energie ed è arrivato 6-7° nella seconda a combattuto e alla fine ha vinto".


Che sorpresa ci avresti portato per la MX2? Non possiamo aspettare fino all'anno prossimo.
"C'è uno step tecnico importante che abbiamo raggiunto solo la settimana scorsa che era pronto, ma che non abbiamo usato perché abbiamo fatto la MX1".


La penultima gara con Yamaha e il prossimo hanno sarà in Kawasaki.
"Non abbiamo potuto tenere Gautier nella squadra, abbiamo provato, avremmo voluto, ma abbiamo già due piloti molto forti quindi alla fine economicamente non sono sufficienti i soldi per pagare tre piloti a questo livello. Gautier doveva andare in America, quindi siamo rimasti un po' sorpresi. Avremmo potuto, con buone proposte, ma c'è chi ,non avendo tre piloti ma cercandone uno, era pronto a rompere il porcellino".

 

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