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L’incontro congiunto della commissione GP Motocross composta da Wolfgang Srb (FIM), Giuseppe Luongo (Youthstream) e Takanao Tsubouchi (Motorcycle Sport Manufacturers’ Association) ha stabilito le principali linee guida che danno le premesse alla rinnovata veste del Campionato del Mondo di motocross resasi necessaria per rispondere alle sempre più pressanti esigenze di modernità e adeguamento alle esigenze dei tempi attuali.
La denominazione della classe MX1 passerà a MXGP e non potrà essere utilizzata in altre gare che non facciano parte del calendario Mondiale. La classe regina sarà riservata a moto anche non derivate di serie con cilindrata da 175 a 250 cc per motori a 2 tempi e da 290 a 450 cc quelli a 4 tempi, e si correrà in due manche da 30 minuti più due giri con al massimo 30 piloti.
Invariata invece la normativa tecnica che riguarda le moto della MX2, che si disputa anch’essa in due manche da 30 minuti più due giri ma con 40 partenti la cui età non deve superare il 23 anni. Il campione del mondo in carica potrà difendere il proprio titolo sino al conseguimento dell’età massima prevista dal regolamento.
Non cambia anche il punteggio riservato ai primi 15 classificati, mentre la regola della velocità minima del 108% per essere ammessi alla gara viene abolita ma rimane a discrezione del direttore di gara escludere un pilota che non si dimostra al livello del GP.
E’ stata inoltre decisa l’abolizione della MX3, mentre la classe femminile si correrà a fianco delle prove iridate MXGP e MX2.
Dall’incontro si è quindi deciso di non seguire la strada della Superfinale sperimentata quest’anno nelle prove d’oltreoceano, che univa i primi venti piloti della MX1 e della MX2, mentre è in corso di studio l’eventualità di parificare le cilindrate tra le moto a 2 e 4 tempi ammesse a correre nella MXGP.