Motocross. Cairoli ed Herlings pronti per il GP di Bulgaria

Motocross. Cairoli ed Herlings pronti per il GP di Bulgaria
Il titolato circuito di Gorna Rositza è pronto per accogliere un’altra giornata trionfale dei due ufficiali KTM | M. Zanzani, Sevlievo
19 aprile 2013

 

Torta di compleanno per l’impianto bulgaro di Sevlievo che, dopo essere stato più volte premiato come il migliore dell’anno ospita per la decima volta un gran premio di motocross. Esattamente il quinto della stagione in corso, e il terzo del tour europeo. Sui veloci saliscendi del circuito disposto ad anfiteatro la cui visibilità è pari al 100% non è possibile che prevedere un’altra prestazione ai vertici degli attuali leader MX1 e MX2.


MX2


Iniziamo da Herlings, che con la seconda manche trentina ha dato uno schiaffo morale a tutti i suoi avversari. I sorpassi, recuperi e i doppiaggi che ha fatto sulla sabbia hanno scritto pagine da manuale e sono ancora una forte attrattiva, ma ormai non stupiscono più. E’ sul fondo duro e sassoso di Arco che ha fatto l’impossibile, ovvero rimanere sotto il cancello di partenza e da fanalino di coda andare a vincere la manche dopo aver superato tutti, proprio tutti. Che fare più di così, se non cercare di non fare errori e aspettare l’arrivo della sua seconda tabella iridata MX2 consecutiva? Speriamo che in Bulgaria anche Alex Lupino riesca a farsi valere, se non altro per chi getta fango su di lui proprio nella stagione dove ha trovato la sua dimensione e che aspetta solo che tutto gli fili liscio per bussare alla porta dei sostituti del nostro Tonino nazionale. Nel GP di casa ha corso come un leone, nonostante una costola rotta al via della prima manche. Se non gli darà problemi, ha le carte in regola per fare bene.


MX1


Cairoli bisogna solo ringrazialo per quello che ci fa vedere in pista, per come ricopre molto bene il ruolo di ambasciatore del motocross, e per come tiene alti i colori italiani. E’ un piacere vedere quanto facile gli venga il suo compito, quanta armonia ci sia all’interno della sua squadra e come la KTM venga ben ripagata dopo aver investito e creduto in lui. La sua superiorità rischia di ammazzare il campionato? Poco importa, la suspense rimane sempre, perché in fondo il traguardo premia sempre il migliore. A fronte di un Clement Desalle piuttosto spento rispetto ad un paio di anni fa, ma che rimane comunque velocissimo, e a piloti che sulla carta avrebbero dovuto rendere la vita difficile a Tony come Bobryshev, Frossard e Nagl ma che si sono persi per strada causa infortuni, se non altro ci si è messo di mezzo un Ken De Dycker che dopo aver capito quanto sia importante la preparazione atletica, specie quella invernale, si è costruito le solide basi che dalla scorsa prova lo hanno portato al posto d’onore della classifica MX1, in pieno relax. Il gigante buono della KTM è troppo gentile e leale per fare un torto al suo compagno di squadra siciliano, ma è comunque lì pronto a prendere il testimone nel malaugurato (per noi italiani) caso di un passo falso di Cairoli.

 

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Non scenderanno in pista gli infortunati Bobryshev, Frossard, e Tonus
che ad Arco è stato sostituito dallo statunitense Jimmy Decotis. Rotto il ghiaccio iridato con la prova italiana, il neo acquisto della Kawasaki CLS deve ora fare sul serio per non deludere le aspettative della squadra francese. L’impatto con i GP non è stato facile, soprattutto per via della pista così diversa da quelle a cui è abituato e per la formula delle due batterie da quaranta minuti che hanno messo a dura prova le sue doti atletiche, tanto che nella seconda manche si è fermato ai box privo di forze. Il 21enne del New England è rimasto impressionato dal passo dei suoi avversari, i più forti dei quali ha detto poter competere per il podio del National Usa. Nelle prossime prove vedremo quale sarà invece il suo effettivo potenziale. Ancora in forse anche la partecipazione di Joel Roelants, vittima di un trauma cranico nelle prequalifiche di Arco di Trento.