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Dopo l’assegnazione dei titoli individuali, alla stagione 2017 resta solo quello da assegnare alla formazione che si dimostrerà più forte sul tracciato disegnato nella splendida vallata erbosa situata ad un centinaio di chilometri dalla capitale londinese.
Per dare lustro alla 71ª edizione del Motocross delle Nazioni, a 11 anni di distanza dall’ultima volta che ha accolto i piloti del MXoN, la pista già famosa per la sua scenografica visuale è stata ulteriormente aggiornata per renderla ancora più tecnica e spettacolare.
Al via di questa edizione sono previste ben 39 nazioni, comprese quelle più lontane ed esotiche, come Thailandia, Iran e Israele; ma il podio è conteso da una rosa ristretta di team, formazioni che vantano il potenziale più omogeneo di tutti e tre i loro componenti. Ad iniziare dall’equipe francese che, forte dell’affermazione 2016, schiera di nuovo Gautier Paulin e Romain Febvre, questa volta affiancati da Christophe Charlier, ex crossista corso quest’anno impegnato nel Mondiale Enduro.
I transalpini dovranno difendersi principalmente dai belgi, che contano su Kevin Strijbos (che ha sostituito Clement Desalle, caduto ad Assen), Jeremy Van Horebeek e Brent Van Doninck,sostituto dell’infortunato Julien Lieber; dall’Olanda (Jeffrey Herlings, Glenn Coldenhoff e Brian Bogers) e dagli statunitensi, che quest’anno hanno un team un po’ “rimediato”, composto da Thomas Covington, Zach Osborne e Cole Seely.
Della partita fa ovviamente parte anche Maglia Azzurra, capitanata dal fresco iridato Tony Cairoli (che punta a bissare la vittoria della classe MXGP dello scorso anno), che può contare sulla voglia di fare bene di Alex Lupino e sul fresco campione Italiano MX2 Michele Cervellin, ripresosi perfettamente dal suo ultimo infortunio. Anche se gli avversari sono di alto livello, con un po’ di buona sorte il podio può essere alla loro portata: bisogna crederci, e sperare che la fortuna non giri loro le spalle.