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Tra prove libere e prequalifiche ha bruciato cinque paia di guati a forza di appoggiarli al silenziatore per cercare di sconfiggere la temperatura gelata che rendeva quasi impossibile muovere le dita, ma quando è stato ora di passare ai fatti Antonio Cairoli ha lasciato da parte ogni problema e puntuale come un orologio ha fatto sua la manche di qualificazione.
Nei primi cinque giri è rimasto dietro a Ken De Dycker, poi ha aperto la manetta e una volta scavalcatolo è rimasto al comando sino al traguardo dove ha preceduto di tre secondi il compagno di squadra belga. Sensibilmente più staccato Clement Desalle, che è passato sotto la bandiera a scacchi praticamente affiancato a Gautier Paulin; 9° David Philippaerts e 19° Davide Guarneri.
La manche è andata a Glenn Coldenhoff che per tutta la gara è stato davanti a Romain Febvre e Jake Nicholls; 19° Teo Monticelli, mentre le ottime premesse di Alex Lupino sono state vanificate da una caduta alla partenza che non gli ha permesso di fare meglio di 26°.