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Dopo due settimane di pausa è ora di rimettersi in gioco, è arrivato il giro di boa del campionato ed è ora di cominciare a pensare alla classifica, anche se nessuno lo ammette. Dal fondo rossastro dello splendido impianto brasiliano si passa alla terra compatta del Gran Premio di Francia, dove è ipotizzabile il braccio di ferro tra i due protagonisti della prima serie di gran premi.
Da una parte non è difficile immaginare che di fronte al pubblico di casa Gautier Paulin voglia dare un colpo di spugna al quinto posto di Beto Carrero e ripetere le prestazioni vincenti di Portogallo e Bulgaria; dall’altra Tony Cairoli completamente rilassato da due settimane di vacanza con l’intervallo della sua presenza alla MotoGP del Mugello è pronto a rinnovare la sfida forte dei 52 punti di vantaggio che ha sul francese e del ricordo della doppietta di cui si fregiò a Ernée nell’ultima tappa MX2 del 2006.
Completamente all’opposto Clement Desalle, unico ad essere salito sul gradino più alto del podio della classe regina assieme come Cairoli e Paulin, che per non perdere il ritmo si è schierato al via delle ultime due prove del National statunitense assieme alla seconda guida Suzuki Kevin Strijbos. Il risultato del vallone è stato buono ma non eccezionale: due sesti posti contro un settimo ed un nono di Strijbos, vedremo se gli è servito per acquistare fiducia e dargli la carica di cui ha bisogno per recuperare il terreno perduto dal tandem di testa della 450.
I buoni risultati ottenuti su questa pista, secondo nella MX2 del 2006 che gli permise di aggiudicarsi il terzo posto iridato e secondo anche nella MX1 del 2009, fanno ben sperare per David Philippaerts che in sella alla Honda non ha ancora raggiunto il massimo del suo potenziale. Contrariamente alle previsioni non sarà invece al via il pilota della Yamaha Monster Energy Steven Frossard, che doveva ripresentarsi nel GP di casa dopo lo stop forzato dovuto all’infortunio al ginocchio. Ma per l’ennesima volta la sfortuna gli ha giocato un brutto scherzo, ritrovandosi coi legamenti dell’articolazione destra fuori uso mentre si allenava proprio pochi giorni prima della gara. «Non riesco ad esprimere quanto sia il mio disappunto - ha detto la testa di serie della squadra di Michele Rinaldi – e non posso ancora credere come la sfortuna mi perseguiti: dopo il problema al piede, inizio stagione ora devo ricominciare da capo. Posso solo sperare in qualche notizia positiva dopo la visita che farò la prossima settimana, a quel punto saprò che cosa sta accadendo nel ginocchio».