Doppietta di Herlings, che nel GP della Repubblica Ceca costringe Cairoli a due secondi posti. Podio di giornata nella MX2: Prado, Vlaanderen, Covington
Il successo di Tony Cairoli nelle qualifiche del sabato aveva fatto ben sperare, ma il passo di Jeffrey Herlings nelle due manche della gara è stato troppo sostenuto per poter essere messo in discussione dal messinese, che con la mano ancora dolorante si è dovuto accontentare di due secondi posti.
Herlings è stato implacabile: partito due volte dietro al nove volte iridato, in entrambe le frazioni gli ha strappato il comando nelle prime battute di gara e poi ha tenuto salda la posizione senza troppo affanno sino al traguardo. A dire il vero, nella prova conclusiva Cairoli lo ha seguito a distanza ravvicinata per una decina di minuti, ma poi il dolore all’articolazione ha cominciato a farsi sempre più insopportabile e, suo malgrado, è stato costretto a rallentare il ritmo, facilitando il lavoro dell’olandese volante.
Tonino, che ha preferito non ricorrere a pesanti antidolorifici per non complicare ulteriormente lo stato del dito, ha comunque fatto un altro miracolo dopo quello di Semarang, considerando che, in fondo, ha sì subito la superiorità di Herlings, ma grazie ai suoi due indiscussi due secondi posti ha pur sempre fatto arrossire tutti gli altri avversari.
La terza piazza è andata al consistente Tim Gajser - costretto a far fronte in tutte e due le prove all’indolenzimento degli avambracci causato da un setting delle sospensioni non ideale - che ha preceduto Romain Febvre, il ritrovato Jeremy Van Horebeek e il solito, regolare Clement Desalle. 11° Alex Lupino, che ha disputato una grintosa frazione d’apertura chiusa all’8° posto, per poi doversi accontentare del 15° in quella successiva dopo una partenza nelle retrovie.
Partiti alla pari, Pauls Jonass e Jorge Prado si sono contesi la tabella rossa della MX2, che è finita in mano allo spagnolo grazie ad una consistente prestazione che lo ha visto terminare prima 3° e poi 1°, e che lo ha premiato col gradino più alto del podio. L’ex leader lèttone non è invece riuscito a fare meglio di 4° e 5°, chiudendo la 14ª tappa al 4° posto e ritrovandosi così a inseguire l’iberico distanziato di 11 lunghezze.
Prado ha però concluso la giornata a pari punti con il pilota HRC Calvin Vlaanderen, che si era aggiudicato la frazione iniziale e che nella successiva ha chiuso 3° dopo aver guadagnato 5 posizioni. Il sudafricano l’ha spuntata su Thomas Covington (il prossimo anno al via dei campionati statunitensi), Jonass, Thomas Olsen e sul rientrante Hunter Lawrence. 8° Michele Cervellin, che dopo l’11° posto iniziale, dovuto a una caduta a metà gara, ha guadagnato un buon 7° posto.
Grande soddisfazione per i colori azzurri, invece, nella prova finale dell’Europeo 65, che ha registrato la vittoria del grossetano di dieci anni, Brando Rispoli, figlio d’arte del padre Graziano, ex pilota Supermoto, ed il 4° posto assoluto di Alessandro Gaspari.
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