Chi si aspettava una lotta sul filo del rasoio tra i due protagonisti della prima parte della stagione MXGP è stato accontentato. Sulle pendici delle Dolomiti lo spettacolare tracciato di Pietramurata ha infatti regalato una delle più belle gare di questi ultimi anni, con Tim Gajser e Tony Cairoli che l’hanno fatta da padroni rincorrendosi per tutto il tempo, e con un ripetuto scambio di posizioni che ha mandato in visibilio i numerosi tifosi dell’ufficiale KTM e di quello della HRC.
La prima manche ha tenuto il fiato sospeso sino alla fine, dopo che Gajser a quattro giri dal termine ha scavalcato il siciliano che ha comunque mantenuto il pressing sino al traguardo. Ma è stata la manche successiva a mandare in estasi gli spalti: questa volta è infatti è partito in testa lo sloveno, seguito dal pilota del team De Carli che poco prima di metà gara ha aperto il turbo e si è portato al comando. Per cinque giri Tony ha retto il ruolo di battistrada, ma il braccio di ferro non è finito, perché il suo avversario ha rialzato il ritmo ed è passato di nuovo in testa. Tre giri al fulmicotone, poi Tony ha trovato il modo di scavalcare il battistrada ma un passo pazzesco lo ha portato a fare un paio di errori: a Gajser non è sembrato vero di lasciarsi di nuovo alle spalle Tony, e questa volta definitivamente.
Ciliegina sulla torta, che rende orgogliosi atleti e appassionati di questo sport, che una volta tagliato il traguardo si sono lasciati andare ad un abbraccio distensivo per poi proseguire con sinceri complimenti uno per l’altro in conferenza stampa. Chapeau!
L’ultimo gradino del podio è andato a Gautier Paulin, che in entrambe le manche ha chiuso 3° davanti al compagno di squadra Arnaud Tonus, mentre la 5ª piazza è andato al fantastico Ivo Monticelli che ha confermato la promettente prestazione ottenuta in qualifica; bravo anche il grintoso Alex Lupino, che si è meritato un 7° posto di tutto rispetto. Niente da fare invece per Clement Desalle, solo 12° in Gara 1 e poi ritirato nella successiva causa i problemi al ginocchio dovuto alla caduta di Valkenswaard.
Per quanto la classe regina abbia tenuto il fiato sospeso sino alla fine, la MX2 è stata come un semplice allenamento per Jorge Prado, che in entrambe le manche è spuntato in testa a tutti e ha corso solitario con la sua invidiabile velocità, il suo stile e la sua precisione di guida. Nella frazione iniziale lo spagnolo ha dato 12 secondi al pilota della Yamaha Kemea, Jago Geerts; nell’altra si è accontentato di precedere il belga con un più limitato margine di sicurezza. Terza posizione per il sempre più consistente Tom Vialle, seguito da Ben Watson e Thomas Olsen, il quale ha mantenuto la testa del campionato, ora con 20 punti di margine sul campione del mondo in carica.
10° a pari punti con Bas Vaessen il veneto Michele Cervellin, nonostante le due partenze a metà gruppo. Doppietta per i colori azzurri anche nell’Europeo 125 e nel 250, grazie ai portacolori della Husqvarna Maddii Racing, Mattia Guadagnini e Alberto Forato: dopo essersi imposti nella prima manche disputata il sabato, i due hanno fatto il bis anche nella seguente, andando così a consolidare le loro rispettive posizioni di leader del campionato. Nella quarto di litro si è messo in evidenza anche il bravo Giuseppe Tropepe, che ha regalato al Ghidinelli Racing Team il terzo gradino del podio.
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