MX 2019. GP della Rep. Ceca a Loket. News e Orari TV

Archiviato il weekend che ha chiuso l’estenuante doppia trasferta indonesiana, il Mondialcross è pronto per riprendere il conto alla rovescia con il GP della Repubblica Ceca che segna il sestultimo gran premio della stagione.

Annata che, usciti di scena molti dei nomi di spicco ad iniziare da Tony Cairoli, nella classe regina si sta avvicinando alla vittoria in campionato dell’ufficiale HRC Tim Gajser, mattatore incontrastato delle ultime sette prove sempre più proteso verso il suo terzo titolo iridato dopo quello MX2 nel 2015 e quello MXGP l’anno successivo.

A Loket lo sloveno punta non solo ad aumentare il suo già considerevole vantaggio in classifica (che ha raggiunto le 173 lunghezze nei confronti di Jeremy Seewer) ma anche a portare a casa un oro sul duro e scivoloso terreno ceco dove non è mai riuscito a vincere. L’eventuale sua 8ª affermazione continua, un record per il blasone Honda nella classe MXGP, potrebbe oltretutto aprirgli le porte per dare la svolta definitiva al campionato già nella successiva prova di Lommel.

Il podio è conteso dai piloti della Yamaha Monster Energy, Seewer, autore di una consistente serie di piazzamenti che lo ha premiato con l’attuale posto d’onore nella classifica iridata, e Romain Febvre che centrò il successo nella 450 del 2015, oltre al tandem Wilvo formato da Arnaud Tonus e Gautier Paulin.

Diverso il discorso nella MX2, dove a parte il timido tentativo di fuga di Thomas Olsen che si era portato in testa esclusivamente grazie all’infortunio di Jorge Prado che gli fece saltare il GP della Gran Bretagna, il campionato non ha altri protagonisti assoluti che lo spagnolo della KTM De Carli, proteso dopo 11 affermazioni sulle 12 tappe disputate verso la sua seconda tabella oro.

Forte dei 78 punti accumulati nei confronti del danese della Husqvarna Rockstar Energy, e del ricordo della splendida vittoria ottenuta sul circuito ceco che lo scorso anno gli permise di agguantare per la prima volta la tabella di leader del campionato.

Insomma, una 13ª tutta da gustare vista anche l’estrema imprevedibilità che il crossodromo ceco ha notoriamente mantenuto negli anni grazie alla variabilità del meteo ma soprattutto alla scarsa aderenza che offre il fondo di gara.