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LOKET - E’ proprio vero che quando si pensa troppo è la volta che non si fa il risultato che si vuole. Lo ha ribadito Tim Gajser, che ha giustamente deciso di aprire il Gran Premio della Repubblica Ceca al risparmio per non incorrere in errori che potrebbero pregiudicare la sua attuale ricorsa al titolo MXGP. Ma proprio così facendo, non è riuscito a guidare sciolto e veloce come nelle ultime sette prove, nelle quali ha sempre conquistato il gradino più alto del podio.
Ragion per cui, dopo il 4° miglior tempo nei tempi cronometrati nella manche è stato protagonista di una serie di piccoli errori che non gli hanno consentito di fare meglio di 3°. Questo non pregiudica comunque la scelta di una buona posizione al cancello per le gare di domani.
La "distrazione" del capo classifica ha lasciato il via libera allo scatenato ufficiale Yamaha Monster Energy, Romain Febvre, protagonista di una caduta nelle crono che però non ha scalfito il suo mordente, tanto da segnare il giro più veloce confermato in qualifica. La Qualifying Race lo ha visto mattatore solitario sino al traguardo dopo aver scavalcato il compagno di scuderia Jeremy Seewer, terminato al posto d’onore.
17° Luca De Bortoli, due posizioni prima del rientrante Alex Lupino autore di una rimonta dalle retrovie dopo essere caduto alla partenza.
Senza storia anche la MX2, con Jorge Prado che al primo giro ha scavalcato Darian Sanayei e si è involato verso il traguardo, dove è arrivato con 14 secondi di vantaggio su Tom Vialle, Henry Jacobi e Calvin Vlaanderen; 19° Morgan Lesiardo e 21° Joakin Furbetta.
La prima manche WMX è andata alla neozelandese Courtney Duncan, quella EMX85 al lèttone Edvards Bidzans, con il campione junior romano Valerio Lata che si è piazzato 3°, e Ferruccio Zanchi 8°. Infine, nella EMX65, Filippo Mantovani ha concluso 7°.