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Antonio Cairoli subito all’attacco del secondo GP della stagione che lo ha visto imporsi nella manche di qualificazione senza neppure forzare ma soprattutto meno dolorante alla caviglia. Dopo essere rimasto per diverse settimane senza correre a piedi, Tony ha ripreso a fare jogging la vigilia della trasferta tailandese e nella giornata d’apertura della gara ha avuto la piacevole conferma che della brutta botta ricevuta alla partenza di Montevarchi ormai non ci sono rimaste altre .
E’ così partito psicologicamente carico come di sua abitudine, e la gara non è stata altro che una cavalcata solitaria verso il traguardo inseguito a debita distanza solo da Clement Desalle. Nettamente più distaccato Jeremy Van Horebeek, che ha preceduto Shaun Simpson, Tommy Searle in recupero di un paio di posizioni, e dagli ufficiali Kawasaki Steven Frossard e Gautier Paulin i quali non hanno ritenuto opportuno forzare per mantenere le energie in previsione delle due bollenti manche di domenica.
Nono Davide Guarneri dopo aver scavalcato un paio di avversari, mentre David Philippaerts si è fermato a tre giri dalla fine quando era dodicesimo per problemi all’impianto elettrico che gli spegnevano la moto all’atterraggio dei salti.
Molto più entusiasmante la MX2, che ha visto il tentativo fallito di Jeffrey Herlings di togliere il ruolo di battistrada a Dylan Ferrandis all’ultimo giro quando l’olandese ha scavalcato il pilota Kawasaki che ha però risposto con un salto doppio mancato dal campione in carica che ha ridato definitivamente il ruolo di leader a Ferrandis. Terzo Glenn Coldenhoff, davanti a Jordi Tixier rimasto per tutta la seconda parte di gara davanti a Max Anstie e Romain Febvre; solo undicesimo Alex Lupino, partito a metà gruppo e trovatosi in difficoltà a rimontare. Ultima posizione per la campionessa francese Livia Lancelot.