MX. Cairoli si conferma, Roczen spettacolo a 15 anni!

Il GP di Germania ha sancito l'ennesima vittoria di Antonio Cairoli, ma David Philippaerts non molla. In MX2, storica vittoria per il 15enne Roczen
22 giugno 2009


Rimarrà per molto tempo nella storia il GP di Germania che si è svolto sullo scenografico tracciato di Teutschenthal. Due record sono stati battuti e di certo sono record che lasciano il segno. Primo fra tutti, il ventottesimo successo in un GP per Antonio Cairoli, che diventa il pilota italiano con più vittorie all'attivo sorpassando Chicco Chiodi vincitore di 27 GP iridati.

MX2
Se l'ennesima affermazione del campione siciliano può essere considerata come una fase di transizione in attesa del prossimo successo, di certo non  può essere considerata tale la prima vittoria di Gran Premio per il tedesco Ken Roczen.
Vincere il primo GP di fronte al pubblico di casa è la massima aspirazione di ogni pilota, ma vincerlo ad un'età che di poco supera i quindici anni, pochi hanno l'ambizione di farlo.
Ed invece, esattamente 53 giorni dopo aver compiuto il quindicesimo anno di età, è nato il 29 aprile del 1994, Roczen si è preso il lusso di mettere dietro tutti i suoi avversari e salire sul gradino più alto del podio facendo risuonare le note dell'inno nazionale tedesco "Uber alles" proprio in terra germanica tra il comprensibile clamore dei tifosi locali.
Il furetto teutonico, si è classificato per due volte al secondo posto nelle manche disputate e questa sua regolarità di piazzamento lo ha premiato con la prima affermazione iridata. Un'affermazione che la dice lunga sulle potenzialità del ragazzo ed un'affermazione che era in un certo attesa da tutti, dopo quello che Ken era riuscito a far vedere nei precedenti GP disputati. Per un paio di volta aveva "rischiato" di raccogliere il successo parziale di manche (Spagna e Francia) ed invece in Germania è riuscito ad arrivare dritto dritto al successo, a quel successo che ti fa rimanere per sempre nell'albo d'oro dei vincenti. Un albo d'oro che dovrà lasciare parecchie pagine "libere" per ospitare le gesta del pilota tedesco che sembra avere i "numeri" da vero campione. E da campione che si rispetti, spera nella chiamata da oltre oceano per poter emigrare in America quanto prima, ma questa è un'altra storia. Come un'altra storia è quella di Marvin Musquin che, dopo essere passato alla corte della KTM factory non sembrava dovesse sbagliare più un colpo ed invece errore è stato. A circa metà gara di gara 1 infetti, Musquin ha commesso un errore che, dalla testa della corsa, lo ha portato a perdere parecchie posizioni ed anche se è riuscito a recuperare parecchio del terreno perso si è dovuto accontentare della sesta posizione. Nella seconda manche però, il francese si è ripreso il gusto di precedere tutti i suoi avversari sotto la bandiera a scacchi. È stato proprio Roczen a contrastare il leader del campionato per la vittoria ma Musquin gli ha lasciato spazio soltanto per due tornate prima di riprendere la testa della gara ed andare a vincere la sua settima manche di questa stagione. Detto della caduta in gara 1 di Musquin, via libera per Steven Frossard che ha conquistato il suo secondo successo di manche in questa stagione. E forse è stata proprio la pressione del francese a rendere oltremodo nervoso Musquin con il dato di fatto che Frossard ha recuperato in un sol colpo 10 lunghezze in classifica generale. Nemmeno il tempo di fare due conti per vedere a che distanza si trovava Musquin che Frossard ha dovuto "pagare" di nuovo i punti conquistati al rivale nella manche di apertura, dopo che nella seconda prova si è classificato al quinto posto. Frossard che comunque è riuscito a sopravanzare sul podio il leader della classifica Musquin che per un punto soltanto si è dovuto accomodare sul terzo gradino del podio. Podio dal quale è rimasto invece lontano, Davide Guarneri.
Il "pota" ha disputato un'ottima prima parte di gara con la rimonta che dal decimo posto al via lo ha portato a conquistare la quarta posizione. Molto meno bene invece la sua seconda manche che lo ha visto classificarsi al decimo posto dopo essere partito a centro gruppo. Per il resto della pattuglia battente bandiera tricolore, buona la performance di Monni che ha concluso le due manche al decimo e tredicesimo posto. Ancora note negative invece per Marco Maddii, Deny Philippaerts e Alex Lupino, che sono rimasti abbondantemente lontani dalla zona punti. Un'attenuate per Lupino che non si trova ancora a posto con la spalla sinistra, che lo costringerà anche a disertare la prova n. 10 di questa stagione che si disputerà sabato e domenica prossimi sul circuito di Kegums in Lettonia.

MX1
Nella classe regina invece, detto del record di Cairoli non ci resta che parlare di ... Cairoli.
Dopo le due prove opache di Mallory Park in Inghilterra, che erano state contrastate da due performance di assoluto rilievo da parte di David Philippaerts, Antonio Cairoli si è ripreso lo scettro del vincitore. Il siciliano, due volte campione del mondo MX2, si poteva lasciar andare in uno dei suoi soliti "monologhi" ed invece ha dovuto far i conti con un grande Maximilian Nagl. Il tedesco, rinfrancato dal doppio successo ottenuto in Francia due settimane prima, ha dato anima e corpo per potersi imporre nel GP di casa soltanto che deve aver fatto "male" i conti con Cairoli. È stato comunque lo stesso Cairoli, forse, a commettere un errore di valutazione nei confronti di Nagl. Conti cronometrici che non hanno permesso a Cairoli di superare il rivale all'ultimo giro di gara 1 dopo averlo attaccato ripetutamente e soprattutto durante le ultime due tornate di gara. Conti che invece sono stati fatti tornare al meglio da Cairoli, nella frazione di chiusura del GP tedesco dato che non ha atteso l'ultimo momento prima di attaccare Nagl ma si è portato in testa fin dal secondo giro per poi aumentare, di poco, ma gradualmente, il vantaggio sui suoi avversari.
Nagl che invece non è riuscito a controbattere gli attacchi di uno scatenato Ken De Dycker che lo ha scalzato dal secondo posto. Per due volte al quarto posto invece, il campione del mondo in carica David Philippaerts che in gara 1 è riuscito a recuperare bene un avvio non ottimale ed in gara 2 si è saputo ripetere riportandosi a ridosso del gruppo di testa dopo essere transitato in nona posizione al primo passaggio.
Una gara alquanto travagliata quella del campione soprattutto a causa delle condizioni del terreno che non lo facevano evidentemente, trovare e suo agio. Una condotta di gara che al momento poteva sembrare al quanto sulla difensiva ma che in proiezione campionato invece, potrebbe avere il suo perché. Per un campione navigato come Philippaerts è difficile non capire la situazione migliore e quindi siamo certi che le due performance in terra tedesca siano state il massimo al quale David potesse aspirare in attesa di giorni migliori. Per sapere qualcosa di più basterà comunque attendere la prossima settimana quando, da Kegums, in Lettonia, scaturirà l'ennesimo vincitore di questa combattutissima classe regina.

Enzo Tempestini

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