MX. Il caldo tailandese ha accolto Cairoli & C.

MX. Il caldo tailandese ha accolto Cairoli & C.
Dopo il GP del Qatar corso in notturna è la volta della Tailandia dove Cairoli & C. sono chiamati a combattere con un caldo afoso ancora prima che con gli avversari | M. Zanzani, Pin Thong
7 marzo 2014

Punti chiave

Archiviato l’atipico GP di Losail che ha aperto la stagione iridata, si torna alla normalità con la trasferta di Si Racha che si tiene in uno dei più belli e spettacolari circuiti della stagione situato ad un’oretta dalla cittadina turistica di Pattaya.


Arrivate con un certo ritardo le casse con moto e ricambi a causa della soliti problemi burocratici alla dogana, i meccanici si sono fatti in quattro per terminare i mezzi meccanici e e organizzatori per completare le strutture del circuito che ospita per la seconda volta un evento Mondiale. Un tracciato misto veloce, con un terreno reso morbido e perfetto dal lavoro di preparazione a cui è stato sottoposto alla vigilia dell’evento che è davvero una leccornia per un pilota di motocross anche per via della conformazione mista/veloce in cui spicca un triplo di non meno di 35 metri che l’anno scorso solo Gautier Paulin superava costantemente in una volta sola.


Assente Tyla Rattray per l’infortunio al dito di una mano
, la MXGP ha anche in Evgeny Bobryshev un pilota a mezzo servizio per una caviglia dolorante che gli rende difficile curvare a sinistra. Lo scorso anno il russo della Honda qui in Tailandia a fine manche ebbe quasi un collasso per via del caldo pazzesco, e anche quest’anno l’afa e la calura sono il nemico numero uno da combattere. Per questo i piloti hanno iniziato a idratarsi per tempo, e hanno i box privi di aria condizionata per mantenere l’abitudine alla temperatura esterna.


Dopo l’avvio “zoppo” del Qatar Antonio Cairoli è di nuovo sotto i riflettori per vedere come supererà il suo secondo appuntamento iridato con la caviglia dolorante di Montevarchi. A Losail ha fatto i miracoli, e sicuramente anche questa volta ci metterà del suo per non perdere terreno prima di approfittare della pausa che separa dal GP del Brasile.


Certo è che non avrà vita facile, perché il passo rispetto alla scorsa stagione ha fatto un’ulteriore salto di qualità e, pur avendo spesso margine a sufficienza, anche Tonino deve impegnarsi non poco per mantenere il suo altissimo standard. C’è poi Paulin carico a molla, Frossard rinfrancato dal passaggio al team KRT, Van Horebeek altrettanto ringarzullito in sella alla Yamaha, Strijbos stratosferico e Desalle sempre pronto a dare la zampata quando tutto gli gira per il verso giusto.


E poi c’è un Davide Guarneri carico a palla e David Philippaerts in animo per ritrovarsi in lizza per il podio, insomma una stagione MX1, pardon MXGP, coi fiocchi. La MX2 non è da meno, perché c’è sempre l’incognita di chi potrà sovrastare Re Jeffrey Herlings, ma qui le ipotesi sono quanto mai impossibili da prevedere.

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