MX. Il GP di Francia ha segnato la fine della prima metà di campionato

Marvin Musquin domina la MX2, Maximilian Nagl la MX1, con David Philippaerts e Antonio Cairoli che hanno concluso a podio nell’ordine.
7 giugno 2009


MX1
Un Maxi Nagl stratosferico, quello che le oltre trenta mila persone hanno ammirato vincere le due manche della classe regina sul circuito di Ernèe, ad ovest della Francia. Il tedesco ha "imbroccato" la giornata perfetta ed ha comandato indisturbato i trentasette giri disputati nel totale delle due manche. Un segnale forte anche per i suoi avversari dato che, dopo la performance del GP scorso che lo aveva visto come il più veloce in pista, ora sono certi del suo potenziale. Assente Barragan per infortunio, ora è il tedesco ad occupare la terza posizione in campionato distanziato da Cairoli (leader) di 43 punti.
Chi insegue Cairoli sempre più da vicino è invece David Philippaerts. Il campione in carica ha portato a trenta le sue lunghezze di distacco da Cairoli dimostrando che la sua serenità e soprattutto la voglia di recuperare la tabella rossa è notevole. Notevole come la volontà di Cairoli di rimanere al vertice. Una volontà che però ha dovuto fare i conti con gli acciacchi che si è portato dietro dal GP d'Inghilterra. Il siciliano non è riuscito ad esprimersi ed ha pagato caro un non ottimale avvio in gara 1 che gli è costato parecchi punti dato che non è riuscito ad andare oltre la settima posizione. Cosa che invece ha fatto Philippaerts che, proprio verso il finale della prima frazione, ha anche attaccato Nagl per la leadership. Un errore di valutazione di una traiettoria con un doppiato che si è messo di mezzo, gli ha tolto la possibilità di portare l'affondo che gli avrebbe consegnato il successo. Ottima comunque la seconda posizione soprattutto se in riferimento alla prestazione di Cairoli. Alle spalle di Philippaerts ha concluso un'arrembante Ken De Dycker. Quarto Desalle e quinto un fantastico Mickael Pichon acclamato ad ogni passaggio dai numerosi tifosi accorsi ad Ernèe per godere della sua ennesima e straordinaria performance.
Se in gara 1 Cairoli non ha potuto esprimersi al massimo, in gara 2 la cosa sembrava si dovesse ripetere. Il siciliano però, è riuscito a sbloccarsi a circa metà gara e con una buona progressione ha agguantato la seconda posizione alle spalle dell'imprendibile Nagl. Ottimo anche il recupero di Philippaerts che però, dal settimo posto iniziale, si è bloccato in quarta posizione. David , nel momento del massimo sforzo per agguantare il terzetto di testa, ha commesso un piccolo errore al termine del rettilineo della pit lane scivolando a terra. Praticamente rialzatosi in un tempo inferiore di quello che aveva impiegato per appoggiarsi a terra, David non ha perso il ritmo di gara ma quei due secondi persi, a fine manche, hanno fatto la differenza non permettendogli l'aggancio alla coppia battente bandiera "Yamaha Red Bull De Carli" composta da Cairoli e Tanel Leok.

MX2
La tripletta francese era nell'aria
e dopo il GP di Bulgaria, con il tricolore transalpino a farla da padrone sul podio, per i tanti piloti francesi con possibilità di piazzarsi al vertice, la gara di casa sembrava una vera e propria formalità per far echeggiare la marsigliese. Formalità che ha espletato alla grande Marvin Musquin andando a dominare, nel vero senso della parola, le due manche corse. Da quando è passato alla KTM, il francesino ha vinto tutto quello che c'era da vincere (due qualifiche e quattro manche) ed il titolo iridato sembra veramente alla sua portata. Alle sue spalle si sono classificati i connazionali Anthony Boissiere e Loic Larrieu. Per il primo, si è trattato dell'ulteriore conferma che il suo livello è in continua ascesa dopo le vicissitudini di inizio stagione che lo avevano tenuto lontano dai primi 4 GP. Secondo al temine della prima manche e settimo in quella successiva, Boissiere sembra poter essere l'outsider di lusso, ovviamente, Musquin permettendo. Primo podio in carriera invece per Loic Larrieu. Passato al mondiale in questa stagione, dopo un campionato europeo esaltante ma non vincente, il pilota del Team Ricci ha finalmente raccolto quanto nelle sue possibilità. Quarto in gara 1, dopo il suo solito avvio nel gruppo di testa, ha concluso in quinta posizione la seconda manche con una condotta di gara regolare e priva di errori che gli hanno permesso l'ascesa al podio. Chi il podio lo ha sfiorato di nuovo ma ha conquistato il suo migliore risultato è stato il tedesco Ken Roczen che in gara 2 si è preso il lusso di conquistare il secondo posto. Un vero peccato la caduta al prima giro di gara 1 che lo ha estromesso dalla lotta per le posizioni di vertice anche se ha rimontato bene dall'ultima posizione fino alla quindicesima. Chi invece non è riuscito a rimontare, in gara 1 , è stato Davide Guarneri che, dopo essere partito nelle retrovie si è dovuto anche fermare ai box per cambiare gli occhiali a causa del troppo fango accumulato nei primi passaggi. Nella seconda manche Davide si è riscattato conquistando un ottima terza piazza. Buona anche la seconda manche di Monni che ha chiuso sesto dopo un bel duello con Goncalves. Meno bene la prima prova invece, che lo ha visto ancora una volta sfortunato protagonista di una caduta collettiva al primo giro e che lo ha costretto alla rimonta "impossibile" che dall'ultimo posto si è conclusa in diciassettesima posizione. Fuori dalla zona punti Alessandro Lupino, Deny Philippaerts

Enzo Tempestini

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