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Dopo le prove di Riola Sardo e Ottobiano gli Internazionali d'Italia 2020 di Motocross si chiudono oggi a Mantova. In palio i titoli italiani delle classi MX1, MX2 e 125cc.
Grande protagonista della giornata odierna è Antonio Cairoli: il 9 volte campione del mondo torna in pista per la prima volta dopo 8 mesi di stop forzato, a causa dell'infortunio alla spalla destra subito nel GP della Lettonia.
Riprendiamo l'intervista realizzata alla vigilia della gara dal Motoclub Mantovano Tazio Nuvolari.
Antonio, come stai?
Benino dai, l’infortunio è stato molto grave, sono ancora in fase di recupero per quanto riguarda la mobilità della spalla, ci vogliono 6/7 mesi perché torni a posto, ecco perché ho saltato le prime 2 gare degli Internazionali, qui a Mantova però volevo esserci. Sarà un test importante, mi serve per vedere alcune cose in vista dell’inizio del mondiale, il 1 marzo in Gran Bretagna.
A che livello di forma sei per la gara di oggi?
Penso di essere al 60-65%. Il medico mi ha detto che sarebbe stato un lungo recupero, ma credevo che sarei riuscito ad accorciare i tempi. Invece non è stato così. La gara sarà dura, i miglioramenti saranno lenti.
Quando sei tornato in sella?
Due mesi fa, a fine novembre. All’inzio è andata bene poi la spalla destra si è infiammata, quindi ho dovuto mollare un po’, ma poi sono ripartito.
E’ il morale com’è?
Ogni volta che torno in moto è buono, anche se devo adattarmi ad usare la spalla in modo diverso dal solito.
A fine settembre scorso tua moglie Jill Cox ha dato alla luce Chase Ben. Come è cambiata la tua vita da quando sei papà?
Sicuramente in meglio, è stato un bellissimo regalo. Certo a livello sportivo è più impegnativo, ma quando non mi devo allenare anche io mi alzo di notte, anche se è raro perché fortunatamente mio figlio dorme quasi sempre.
Porterai il bimbo alle gare?
Non a tutte, in quelle oltreoceano starà con i nonni.
Cosa ti è mancato delle gare in questi mesi?
L’adreanalina dei primi giri, la partenza. Non sarà facile domani tornare dietro al cancelletto e trovare gli automatismi. Servirà qualche gara e solo dopo dovrei tornare al top.
Con 89 GP vinti e 9 mondiali conquistati sei il secondo crossista più vincente di sempre dopo Stefan Everts. Sei interessato a superare il belga?
A causa dell’infortunio non ho tutta questa pressione addosso quest’anno, sono più rilassato rispetto al passato. Non mi sono posto ancora alcun traguardo. So che verso metà stagione sarò al top e inizierò a divertirmi di nuovo.
I rivali più pericolosi per oggi?
Tim Gajser perché è il Campione del mondo uscente e qui agli Internazionali ha dominato le prime 2 gare. Questo è un Campionato molto bello e di alto livello comunque, i piloti forti sono tanti.
Che cosa vorresti avere da questo 2020?
Tornare a divertirmi in moto e recuperare la forma che avevo a inizio del 2019 quando vinsi gli Internazionali e il GP Lombardia qui a Mantova.
Dieci anni fa qui a Mantova hai debuttato con la KTM vincendo lo Starcross, qual è il tuo bilancio?
Sono stati anni molto belli con 6 mondiali vinti e la soddisfazione di aver portato alla vittoria l’esordiente KTM 350cc. Per me il team de Carli è una famiglia e qui a Mantova ho tanti ricordi.
Intanto sul Circuito Città di Mantova sono già in fase di svolgimento le prove libere. Dalle 11.30 ci sarà il via delle prime due gare della 125, mentre alle 13.30 ci sarà la partenza della MX1 e a seguire la MX2. Alle 16.20 inizierà l'atteso Supercampione.
In Campionato MX1 Tim Gajser viaggia a punteggio pieno, in MX2 è in testa il francese Maxime Renaux, nella 125cc sfida tra il reggiano delle Fiamme Oro Pietro Razzini e Andrea Roncoli con la Husqvarna.