MX. Gli Up & Down dal GP di Germania

Antonio Cairoli è capace di “addomesticare” il leone di casa Nagl. Impresa di Roczen in MX2 che diventa il pilota più giovane ad aver vinto un GP all’età di 15 anni e 53 giorni
23 giugno 2009


MX1

Antonio Cairoli: assolutamente "Up". Dopo le due gare di Inghilterra e Francia corse in sordina, date a Tony quel che è di Tony. La vittoria!
Ventottesimo GP conquistato per il siciliano che batte il record di Chicco Chiodi e diventa il pilota italiano con più vittorie all'attivo. In gara 1 adotta la tattica che gli aveva fruttato la vittoria nella qualifica del sabato ma questa volta Nagl non gli lascia strada e si deve accontentare del secondo posto. Di necessità virtù ed in gara 2 Tony decide di fare gara a sè già dal secondo passaggio imponendo il suo ritmo alla gara fino alla bandiera a scacchi. Determinato.

Maximilian Nagl: "Up". Ancora una prova maiuscola del tedesco che sognava il successo casalingo. Il sabato ha dovuto lasciare strada a Cairoli, a poche curve dal termine della qualifica e di certo deve aver dato fondo a tutte le energie per arginare la rimonta del furetto italiano che nell'ultimo giro della prima manche lo ha insidiato da vicino. Sforzo che ha leggermente pagato nella seconda frazione quando ha dovuto lasciare strada anche a De Dycker. Consistente.

Ken de Dycker: "Up". Il "Keeno" recupera in fretta gli acciacchi rimediati in Inghilterra e si riporta "sotto". In gara 1 parte male e non riesce a recuperare tante posizioni concludendo settimo ma si rifà nella frazione conclusiva con un secondo posto voluto e raggiunto con determinazione e grinta. Inossidabile.

David Philippaerts: continua ad essere "up". Teutschenthal non è un tracciato di quelli che fanno impazzire David ma la grinta del campione ha sopperito anche a questo. In Germania, pur non azzeccando le partenze è riuscito a recuperare bene con due quarti posti che in proiezione campionato possono valere oro. In gara 2, un contatto con il compagno di squadra Coppins poteva compromettere il suo risultato ma questa volta gli è andata bene. Convinto.

Joshua Coppins: ritorna "Up". Il neozelandese ha dimostrato di gradire la pista tedesca e si è dannato l'anima per poter recuperare punti sui suoi avversari. Contro Cairoli e Nagl poco si poteva fare e Josh lo ha di certo capito ma per il resto, sono ancora tutti alla sua portata. Dovesse riprendere la condizione fisica ottimale, per fine stagione potrebbe essere un avversario scomodo per tutti. Affamato.

Mickael Pichon: "Up" e grazie Mickael. Alla sua ultima gara con le moto del Team martin, Mickael ha dimostrato la stoffa del campione. Una stoffa che di certo non scopriamo oggi ma che dopo tre anni di assenza dalle competizioni di questo livello poteva essere difficile da ritrovare. Mickael c'è, il campione che è in lui è sempre presente. Immortale.

MX2
Ken Roczen: "Up che più Up non si può". Se non si era ancora capito "è nata una stella". 15 anni e 53 giorni dalla sua nascita, Ken diventa l'uomo (è appena adolescente, si fa per dire) più giovane ad aver vinto un GP di motocross. Lo fa sulla pista di casa, in Germania, sotto l'acclamazione del suo pubblico. Ha cercato la vittoria parziale che gli è sfuggita di un soffio ma anche un certo Cairoli vinse il suo primo GP senza aggiudicarsi nemmeno una manche. Sei un grande Ken, avanti cosi! Talento allo stato puro.

Marvin Musquin: "Down ma Up". È consapevolmente il più veloce della categoria e solo se qualcosa gli gira "storto" non lo vediamo primeggiare. Una caduta in gara 1 è stato quel qualcosa di storto che ciclicamente, in un'atleta è lecito aspettarsi. Ha reagito in maniera impeccabile andando a dominare la seconda manche contrastando uno scatenato Roczen (e non era facile). Freddo e determinato.

Steven Frossard: "Up". Ritorna alla vittoria parziale e lo fa con autorità. Mette sotto pressione Musquin che sbaglia e lo lascia libero per il suo secondo successo di stagione. In gara 2 paga cara una partenza non delle migliori. Incostante ma "pericoloso".

Davide Guarneri: "Up & Down". Ottima la prima gara di Davide che conquista il terzo posto con una grande prestazione riuscendo a prevalere sul secondo in campionato (Paulin). All'arrivo della manche cade "misteriosamente" dopo aver varcato la linea del traguardo ed accusa un brutto colpo ad una gamba che lo limita nella seconda manche. Nonostante una scivolata recupera dal quindicesimo al decimo posto ma perde punti in classifica e la sua terza posizione in campionato è a rischio. Sfortunatamente incostante.

Manuel Monni: "Down": la pista non gli è piaciuta ma i grandi risultati, a volte, si costruiscono proprio nel momento delle difficoltà. In Germania era difficile sorpassare e per uno come Manuel che delle partenze fa necessità ma non virtù, è stata una gara corsa con le ali tarpate dalle traiettorie che non permettevano di recuperare agevolmente posizioni. Nella seconda manche, malgrado la "mono traiettoria" ha rimontato dalle retrovie fino al tredicesimo posto. Deve dare di più.

Gautier Paulin:"Down". Benché abbia raggiunto la terza posizione in gara 2, continua a perdere terreno nei confronti di Musquin. Nella prima manche (quinto) commette un paio di errori di "nervosismo" ed in gara 2 sembra un altro. Forse la "strigliata" di Vimond tra una manche e l'altra serve a fargli recuperare la ragione e la calma necessaria per ambire alle posizioni di vertice. In ombra.

Enzo Tempestini

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