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«Non sono per niente soddisfatto. Il mio errore nella seconda manche è stato in un cancelletto non preparato benissimo, perché dietro al cancelletto era come il cemento e non c‘era modo di prepararlo. C’erano dei cancelletti buoni e altri un po’ così così. Io purtroppo ieri non ho fatto un grandissimo tempo in qualifica, e non avevo una grande possibilità di scelta, quindi mi sono dovuto accontentare».
La prima manche è andata bene, con una bella partenza, la seconda invece sono partito in mezzo al gruppo ed ero 17-18esimo al primo giro. Poi piano piano ho rimontato e sono risalito fino alla settima posizione».
Era difficile rimontare?
«La pista è una delle più pericolose che io abbia mai visto in tutta la mia carriera: secca e con grossi canali. Anche in discesa era facilissimo fare degli errori e infortunarsi. Dopo aver tentato di recuperare ho visto che non era il caso di rischiare».
La vittoria nella prima manche ha dimostrato che Cairoli c’è.
«Il mio obiettivo è quello di vincere sempre tutte le gare, però c’è qualcuno che ti batte ogni tanto e in questo caso è stato Febvre, che è stato molto forte. Complimenti a lui».
La prossima gara è in Italia.
«Speriamo che ci sia tanto pubblico e di superare numericamente quello francese».