Nonostante il recente infortunio al braccio il francese manda in brodo di giuggiole gli oltre 20.000 spettatori aggiudicandosi la gara dopo essersi spartito un 1° ed un 2° posto con Gajser; 4° Cairoli malgrado due cadute nella seconda manche
Sette giorni prima sembrava non potesse schierarsi dietro al cancello di Talavera a causa della lussazione del gomito sinistro, ma poi gli antidolorifici, ma soprattutto la sua tempra d’acciaio gli hanno permesso di chiudere la giornata 6° assoluto.
Quello che era sembrato un miracolo non è però stato niente in confronto alla vittoria che si è aggiudicato nella tappa di casa, che gli ha replicato quella dello scorso anno ottenuta però in piena forma mentre era lanciato verso il suo primo titolo iridato.
Un vero proprio gladiatore che ha preso il posto dello sfortunato Steven Frossard, altrettanto indomito fino a quando è rimasto in salute, che nella prima manche si è accontentato del posto d’onore dietro a Tim Gajser che ha avuto quel qualcosa in più dell’ufficiale Yamaha, ma che è stato poi capace di ribaltare le sorti in quella successiva assicurandosi la vittoria parziale e quella assoluta.
La seconda lo sloveno della Honda l’ha corsa con un occhio alla classifica, e una volta vista la determinazione del battistrada ha preferito ottenere un sicuro secondo posto che gli ha permesso di mantenere inalterati i 24 punti di vantaggio che aveva in classifica dopo la trasferta spagnola.
Terzo gradino del podio per Evgeny Bobryshev, che sta gradatamente riprendendo forma e passo che aveva prima della caduta in Lettonia. Il russo ha preceduto Tony Cairoli, autore di una buona prima manche terminata in 3ª posizione ma rimasto a terra alla prima curva della frazione di chiusura e autore di un consistente recupero dalle retrovie concluso al 7° posto nonostante un’altra scivolata.
Assente l’atteso Gautier Paulin per i postumi della caduta in qualifica, la classifica ha visto la 5ª piazza andare a Clement Desalle che si è lasciato alle spalle Glenn Coldenhoff, Valentin Guillod e Max Nagl.
Nonostante il tifo caloroso e il suo discreto potenziale, Benoit Paturel non è riuscito a contenere l’esuberanza di Jeffrey Herlings nella MX2, che si è aggiudicato anche questo GP con una doppietta che ha portato l’olandese della KTM a fregiarsi della sua 57ª vittoria iridata: niente male per un 21enne!
Il francese della Yamaha Kemea è comunque terminato al posto d’onore davanti al ritrovato Jeremy Seewer, a Pauls Jonass e a Dylan Ferrandis, che nella tappa casalinga ha disatteso le aspettative. Ancora positive le prestazioni degli azzurri: Samuele Bernardini si è aggiudicato l’8° posto e Michele Cervellin l’11°.
In evidenza anche il 6° assoluto di Andrea Zanotti nella EMX125 che ha registrato la vittoria del transalpino Stephen Rubini, e il 3° di Kiara Fontanesi nella classe femminile andata all’olandese della Yamaha Nancy Van De Ven.
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