MXGP 2017. Il punto a metà stagione

Superato il giro di boa, i manager dei team ufficiali del motocross hanno fatto il punto sul campionato
23 giugno 2017

Ai team manager dei team ufficiali MXGP abbiamo chiesto un commento sul campionato 2017. A tutti abbiamo fatto le stesse domande:

 

1) Soddisfatto dei risultati dei tuoi piloti sino a metà stagione?

2) Cosa non è andato come ti aspettavi?

3) C’è spazio per migliorare?

4) Ci saranno novità tecniche prima della fine del campionato?

 

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CLAUDIO DE CARLI

Red Bull KTM Factory Racing MXGP

 

1) Assolutamente sì perché quest’anno finalmente si è lavorato senza infortuni, Tony si è potuto preparare bene e non posso essere che soddisfatto dai risultati. Avevamo iniziato già bene dalle gare pre mondiale dove si era già visto che Antonio era tornato quello di sempre, certo il mondiale è molto lungo e duro, c’è da lavorare parecchio ma siamo molto contenti. Quella di Glenn è la sua posizione, potrebbe fare qualcosa di più ma sta ancora trovando il giusto equilibrio con l’allenamento e la velocità in pista, perché è molto veloce in partenza ed ha un passo abbastanza buono, ma tenere il ritmo dei primi nella MXGP quest’anno è veramente dura, quindi posso essere solo che soddisfatto.

 

2) Questo non lo posso dire in quanto si può sempre fare meglio, quando corri e torni a casa si fa sempre un’analisi ed è chiaro che un perfezionista come me ed un team che lavora per vincere, dica “lì potevamo fare meglio”. Però quello che conta è poi il risultato di tutte le cose messe insieme, e tutto sommato siamo abbastanza contenti ma dobbiamo continuare su questa linea.

 

3) A questo punto della stagione è un po’ difficile cambiare certi equilibri, quindi cerchi di lavorare su dei particolari e su piccole cose durante gli allenamenti, perché a differenza di altri sport motoristici noi facciamo tantissimo allenamento durante la stagione ed è da lì che viene fuori poi il risultato. Il team continua a lavorare costantemente con i piloti e per trovare delle piccole migliorie, spesso per adattarsi al meglio alle diverse piste che ci sono in quanto abbiamo molte situazioni differenti, per questo abbiamo una struttura in Belgio ed una a Roma a seconda dei circuiti e tipi di terreno che si presentano per poter mettere a punto al meglio le situazioni.

 

4) In cantiere c’è sempre qualche aggiornamento, qualcosa da portare avanti, ma si deve essere bravi a tirare fuori il miglioramento al momento giusto, quando serve, e cercare di essere sicuri del passo avanti che si è fatto, se si è fatto, perché il livello è veramente alto e non si può rischiare di andare indietro. Oltretutto in KTM c’è tanto materiale anche da testare, mas per ora i piloti sono contenti delle moto e quindi non pensiamo che ci saranno evoluzioni significative.

 

MASSIMO RASPANTI

Monster Energy Yamaha Factory MXGP Team

 

1) Eravamo partiti per ottenere con entrambi i piloti dei risultati migliori, però ci sono state circostanze sfortunate come il ritiro a due giri dalla fine di Romain nel GP dell’Indonesia perché è rimasto bloccato nel fango. Se non fosse successo si poteva partire con un buon risultato e magari sarebbe il campionato stato diverso anche se poi nelle gare successive non è andato benissimo per alcune scelte tecniche fatte a inizio stagione e che non è stato facile cambiare in tempi brevi essendo le prime quattro trasferte lontano dall’Europa. Quando siamo rientrati abbiamo risolto, e si è ritrovato in posizioni più consone al suo potenziale. Di Jeremy invece eravamo contenti avendo corso sempre nelle prime posizioni peccato che la frattura alla mano abbia rovinato tutto.

 

2) No, a parte ovviamente l’incidente di Van Horebeek. Quest’anno si prevedeva che nella MXGP c’erano tanti piloti con lo stesso potenziale, quindi si sapeva che era difficile rimanere costantemente nei primi 5 della classifica.

 

3) Spazio ce n’è sempre, bisogna sempre continuare a guardarsi intorno per migliorarsi. Ci sono sempre più gare, più cose da fare, ma è necessario trovare sempre il modo per seguire e perfezionare anche i dettagli nel minor tempo possibile.

 

4) No, anche se a casa lavoriamo continuamente per andare sempre più avanti. Ultimamente ci siamo dedicati a ottimizzare il motore per la partenza e a rendere la ciclistica sempre più facile.

 

ANTTI PYRHONEN

Rockstar Energy Husqvarna Factory Racing

 

1) Più o meno. Paulin è nei primi del campionato, ha vinto a Valkenswaard, è salito parecchie volte sul podio rimanendo costante nei risultati e cercando sempre il modo di essere più veloce e migliore nei risultati, per cui a parer mio ha fatto un gran buon lavoro; Max Nagl è il terzo anno che è con noi, i suoi risultati hanno risentito di quanto ha faticato alle partenze specie con l’arrivo della griglia di metallo ma sono molto contento della sua preparazione atletica, del suo modo di correre, della sua mentalità da gran lavoratore e della sua motivazione. Per me ci sono tanti aspetti che indicano se il pilota sta facendo del suo meglio e sta dando il massimo anche se non otteniamo sempre dei risultati, e quando diamo del nostro meglio al 100% come Gautier e Max hanno fatto, bisogna essere contenti. Riguardo a Max Anstie al suo esordio nell’MXGP più o meno ha fatto esattamente quello che penmsavo: occasionalmente ha raggiunto la sua reale velocità e le sue potenzialità, poi ci sono state delle gare un po’ deboli, ma fino ad ora ha fatto bene o male quello che mi aspettavo perché la competizione è così pesante nell’MXGP con tanti piloti veloci ed esperti, quindi sarebbe stato ingiusto aspettarsi che fosse sul podio in tutte le gare, ma ciò di cui sono contento è che sta facendo un lavoro molto costante, non si spinge oltre i limiti magari facendosi male, si sta comportando come un pilota che impara e ottiene quell’esperienza di cui abbiamo bisogno per il resto della stagione e per il prossimo anno. In definitiva non siamo là dove volevamo essere, con tre ragazzi sul podio tutti i weekend, ma non siamo per nulla male….

 

2) No, io sono piuttosto realistico riguardo alla motocross, so quanto è duro questo sport e so quanto i piloti per primi, i team e i meccanici diano il massimo e quanto la competizione sia forte, quindi sappiamo di svolgere già un lavoro altamente professionale e con grande motivazione e quindi sono già piuttosto contento di come stiano procedendo le cose. E’ ovvio che non tutto vada sempre bene, come in Indonesia dove abbiamo perso un sacco di punti, ma questo fa parte della motocross e dobbiamo accettare che alcune gare vadano meglio e altre peggio.

 

3) Assolutamente sì, questo è chiaro, c’è sempre spazio per i miglioramenti e questo è quello a cui puntiamo. Ogni weekend ci dà delle risposte sull’area che dobbiamo provare a migliorare di più, cerchiamo di ottenere i risultati migliori, ma dopo ogni GP analizziamo cosa andava bene e cosa no, anche quando vinciamo come in Valkenswaard o perdiamo come in Indonesia, il lunedì e il martedì è sempre la stessa cosa: lavoriamo cercando di migliorare e questo è decisamente il punto focale del team, impegnarsi al massimo per perfezionarsi continuamente.

 

4) Forse, ma non posso ancora rispondere, perché siamo in fase di test e stiamo cercando di migliorare la moto. Di sicuro per il 2018 arriveranno delle novità significative, ma non è ancora sicuro se avremo qualcosa già quest’anno. Lavoriamo sempre su motore, sospensioni, ma sicuramente una delle aree più importanti per noi è la partenza, che sempre più importante in questo sport, e quindi stiamo spingendo molto per avere con più consistenza i nostri tre piloti davanti sceso il cancello di partenza.

 

DIRK GRUEBEL

Red Bull KTM Factory Racing MXGP e MX2

 

1) Possiamo ritenerci piuttosto soddisfatti, certamente tutti si aspettavano risultati diversi da Herlings ma dopo l’incidente di Ottobiano tutto è stato diverso e la sua stagione è cominciata sottosopra. Jonass invece sta correndo meglio che mai, usando il cervello e senza correre troppi rischi, Prado ha vinto il suo primo GP e ha solo bisogno di maggiore consistenza ma è ancora molto giovane, deve imparare, è la sua prima stagione, e sono certo che verrà fuori.

 

2) Direi di no, il nostro staff ha mantenuto i programmi, e Jeffrey sta migliorando ogni settimana, è perfetto per la 450, ha la velocità giusta, e deve lavorare solo leggermente sulla partenza ma si sta migliorando continuamente.

 

3) C’è sempre spazio per migliorare, e noi lavoriamo sodo. Presto avremo dei test con moto di diverse configurazioni per l’anno prossimo, i ragazzi sono motivati e di sicuro andremo a migliorare ancora la moto.

 

4) Su queste moto non più tanto, perché è già pronto il prototipo 2018 su cui lavoreremo quest’estate. Abbiamo aggiornato un po’ tutto: design, ciclistica, motore, sarà una moto tutto diversa.

 

FRANCOIS LEMARIEY

Monster Energy Kawasaki Racing Team

 

1) In generale direi di sì, anche se abbiamo avuto alti e bassi come ogni altro team, abbiamo superato metà campionato e Desalle ora è secondo e sta combattendo per il titolo, quindi direi che siamo in target.

 

2) Sì, l’infortunio di Tixier in Argentina che gli ha fatto perdere quattro GP, l’ultimo in Russia in quanto abbiamo preferito che rientro solo quando è a posto in quanto perché torni al suo livello ha di fronte un percorso lungo, è preferibile faccia dei test senza moto e continui la fisioterapia per lavorare nel modo migliore.

 

3) C’è sempre spazio per migliorare, niente è perfetto e noi lavoriamo sempre per migliorare la moto. Clement dal suo canto lavora sempre su se stesso per migliorarsi, e Jordi sta impegnandosi per tornare ai suoi livelli.

 

4) Durante la stagione lavoriamo sempre per ottenere qualche piccolo miglioramento, e quando troviamo qualcosa di buono lo utilizziamo in gara. Non sono previsti però grandi cambiamenti, visto che la moto è tuttora competitiva come ha dimostrato vincendo le ultime due gare.

 

PAOLO MARTIN

Team HRC MX2

 

1) Sicuramente no, perché Notsuka si è fatto male subito in Argentina, è arrivato che non era al 100% della condizione fisica e stava prendendo sempre più confidenza ma purtroppo è gli è andata proprio male visto che il suo incidente lo tiene fuori per tutta la stagione. La squadra è stata quindi tutta concentrata su Cervellin che sicuramente sta facendo bene anche se è stato penalizzato dalla banale caduta all’Italiano che non lo ha fatto rendere al 100%. Vediamo cosa farà nella seconda parte del campionato, sembra che si stia riprendendo e ci aspettiamo delle belle cose.

 

2) A parte gli infortuni direi di no, il team funziona, tutto prosegue bene, stiamo aspettando la moto nuova. Sicuramente ti aspetti sempre qualcosa di più, però non sempre arriva quello che si vuole.

 

3) Spazio per migliorare c’è sempre, non si è mai finito di imparare e crescere. Honda è rientrata in una maniera importante nel Mondiale, e bisognerà trovare la strategia soprattutto nei confronti dei giovani che sono una risorsa molto importante per il nostro sport.

 

4) Probabilmente porteremo al debutto la moto 2018, aspettiamo le decisioni dei giapponesi. Da parte mia spero che sia pronta prima della chiusura della stagione, i primi test sono stati buoni, però bisogna vederla in gara. La ciclistica è simile a quella della 450 e quindi ben collaudata, il motore è un bialbero con l’innovazione delle due marmitte e quindi ci aspettiamo un bel aumento di prestazioni.

 

GIACOMO GARIBOLDI

Team HRC MXGP

 

1) Ero molto soddisfatto fino ad Arco di Trento, eravamo terzi e quarti in classifica ma poi ci sono stati una serie di eventi sfortunati che hanno cambiato completamente le prospettive. Purtroppo nel motocross tutto può cambiare in una sola gara…

 

2) Tim stava facendo un grandissimo campionato, con le vittorie di Messico e Argentina, per cui fino a lì stava andando tutto come ci aspettavamo. Dopodiché sono subentrati dei problemi interni alla famiglia che hanno aperto un po’ di maretta fra di loro, e da lì secondo me Tim ha perso un pochino la concentrazione, e ha cominciato a pagarlo caro con delle cadute. Questo poteva essere evitato se fosse stato sempre tranquillo come lo era nelle due trasferte che ha vinto e ad inizio campionato, non penso che sarebbe stato facile toglierlo dalla prima posizione. Anche Bobryshev stava facendo un bellissimo campionato, forse il migliore degli ultimi anni, poi in Germania è arrivata la caduta con la conseguente frattura alla clavicola che ha spezzato il suo cammino.

 

3) Dal lato tecnico stiamo sempre migliorando, purtroppo questi infortuni hanno rallentato dei test che avevamo in programma per l’ulteriore sviluppo della moto della quale però i piloti erano già molto contenti. Ma per Tim è importante che ritrovi la tranquillità che aveva a inizio stagione, d’altronde è una situazione critica all’interno della famiglia che debbono sistemare tra loro. A livello organizzativo invece a Ottobiano ingrandiamo ancora di più la struttura portando un secondo semi-rimorchio così ogni pilota avrà una sua area riservata sotto la tenda dove potrà avere il suo spazio, invitare i suoi amici, la sua famiglia. Ne rimarrà uno solo per le moto e un altro che sarà diviso fra sala fisio e ufficio per i giapponesi della HRC, mentre continueremo a sfruttare hospitality a due piani della Honda HRC.

 

4) A causa dei due infortuni sono stati posticipati i test delle parti nuove arrivate dal Giappone, ma penso che inizieremo dopo Ottobiano. Sono particolari del motore 2018 adattato su quello che abbiamo ora, le prestazioni dell’attuale sono già ottime ma si cerca sempre di arrivare alla perfezione.

 

STEFAN EVERTS

Team Suzuki World MXGP e MX2

 

1) E’ un po’ un mix di emozioni, da una parte sono contento ma dall’altra no perché considerando entrambe le classi abbiamo ottenuto risultati molto diversi, alcuni buoni, altri mediocri, altri ancora scarsi. Spero che avremo risultati migliori, sapevo che quest’anno la battaglia sarebbe stata più impegnativa e Seewer ha dimostrato il suo potenziale, ma la mancanza di costanza di risultati ha lasciato la porta aperta a Jonass, peccato per gli infortuni di Strijbos e di Vaessen che si sono fatti sentire.

 

2) Penso che per Bas e Lawrence sia un anno di apprendimento nel campionato di MX2, quindi le aspettative non erano così alte, per questo il 2° posto in Germania di Hunter è stata una grandissima sorpresa, anche se fin dall’inizio dell’anno è stato sempre positivo. Speravo che Jeremy potesse essere più costante, in Qatar ha fatto davvero una brutta gara, poi in Indonesia è stato bravo, ma poi ha fatto alcuni errori e questo è un po’ il punto di cui non sono contento sulle aspettative di Jeremy, vorrei fosse più costante ma ha ancora il tempo per rimettersi in riga e vincere il campionato.

 

3) Certo, c’è ancora molto spazio per migliorare. Soprattutto nella MXGP dove corriamo con la nuova RMZ 450 WS ufficiale che stiamo migliorando continuamente anche per il futuro, la base è già molto molto buona come dimostrano alcuni risultati che abbiamo avuto ma ma serve del tempo per arrivare alla perfezione.

 

4) Sostanzialmente no, l’assetto generale è soddisfacente ma aspettiamo che Kevin rientri per ottimizzare il reparto sospensioni. D’altronde l’evoluzione non si ferma mai, si continua a adoperarsi e si cerca di migliorare con un duro e costante lavoro.