Dopo aver conquistato il titolo MXGP con una prova in anticipo, lo sloveno chiude il sipario iridato con una oculata vittoria; nella MX2 Vialle e Geerts cadono e Watson ne approfitta per salire sul gradino più alto del podio
Da una parte la felicità di un Tim Gajser alle stelle galvanizzato non solo dall’aver centrato il suo 4° titolo iridato ma anche dall’aver chiuso in bellezza la sua fantastica annata con la sua 5ª affermazione stagionale, dall’altra lo sconforto di Tony Cairoli che pur avendo combattuto continuamente come un leone nonostante i problemi fisici che hanno minato il suo ruolino di marcia ha subito pure lo smacco di aver perso il posto d’onore in campionato proprio all’ultima gara.
A complicargli le cose ci si è messo di mezzo un tempo cronometrato decisamente non favorevole, il 27° posto a oltre 3 secondi dal più veloce segnato da Romain Febvre sul quale hanno inciso le condizioni del fondo allentato da una eccessiva innaffiatura non ottimale per i suoi problemi al ginocchio, che lo hanno obbligato a scegliere una posizione al cancello troppo esterna e quindi affatto ottimale.
Nella prima manche è comunque riuscito ad inserirsi al 7° posto, che dopo una decina di minuti ha migliorato di una posizione mantenendosi poi 6° sino al traguardo. A quel punto si è trovato 3° in campionato ma a un solo punto da Jeremy Seewer che in apertura aveva tagliato il traguardo 3°, ma è bastata la partenza della seconda manche ma mandare a monte ogni sua possibilità di recupero sullo svizzero.
Al termine del rettilineo pur trovandosi davanti a parità con Gajser, Gautier Paulin e Arnaud Tonus è stato involontariamente portato fuori pista dall’elvetico che ha perso il controllo della moto ed è finito anche lui al difuori del tracciato. Nel contatto il messinese ha avuto la peggio, in quanto ha rotto la leva del cambio rimanendo in seconda marcia, e desolato non ha potuto che prendere la via dei box.
Seewer si è trovato così su di un piatto d’argento la seconda posizione in campionato, che si è comunque guadagnato visto che in chiusura ha aggiunto un 4° posto rinsaldato quindi il posto d’onore finale facendo il bis di quello dello scorso anno. La gara è stata tutta concentrata sul testa a testa tra Febvre e Gajser, che si sono spartiti un 1° ed un 2° a testa dopo una tenace rincorsa giocata giro dopo giro sui decimi di secondi terminata in favore del neo iridato in quanto mattatore della frazione di chiusura.
La 3ª piazza è andato all’ufficiale Yamaha Paulin, che ha assaporato l’euforia di aver terminato la sua carriera sul podio anche se con una punta di tristezza per la scelta fatta, la stessa che hanno provato sia Clement Desalle, 5° assoluto dietro a Seewer, che Tanel Leok anche loro alla loro ultima competizione mondiale. Anche gli altri azzurri non sono riusciti ad entrare nei top ten: i migliori risultati sono stati quelli di Michele Cervellin che ha chiuso 11° e di Ivo Monticelli 13°. Per il marchigiano si è trattato della sua ultima gara in sella alla GASGAS in quanto nel 2021 sarà alla guida della Kawasaki ufficiale a fianco di Febvre.
Splendido protagonista della stagione che lo ha incoronato re della MX2, anche lui con una prova in anticipo, Tom Vialle ha di nuovo messo tutti in riga nella prima manche dopo un iniziale scambio di posizioni con Maxime Renaux tagliando il traguardo con 6 secondi di margine sul francese della Yamaha SM Action, ma nella successiva è rimasto penultimo alla partenza dopo essere rimasto incastrato alla seconda curva.
Ha però ripreso la sua KTM ufficiale con la velocità di un gatto, e si è messo a testa bassa con un ritmo pazzesco che non sono riuscite a rallentare neppure due scivolate, tanto da riuscire a recuperare sino a 5° guadagnando il posto d’onore assoluto dietro a Ben Watson che al 3° iniziale ha affiancato la vittoria della seconda frazione.
Giornata da dimenticare invece per il suo maggiore avversario Jago Geerts, che in apertura non è riuscito a fare meglio di 4° e che nella successiva è caduto mentre cercava di superare il suo compagno di squadra britannico fratturandosi la spalla sinistra. Il terzo gradino del podio è andato a Renaux, che ha chiuso così la stagione 3° assoluto davanti all’australiano Jed Beaton e a Watson. Bravo anche Morgan Lesiardo, che ha concluso l’anno con il 9° posto di giornata in sella alla Honda 114 Motorsports.
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