Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Mamma mia che spettacolo, ho partecipato al campionato del mondo MXGP a Maggiora, emozioni bellissime che solo vivendole riesci a capire.
Partiamo dal viaggio, che in questo caso è stato breve perché abito a 20 minuti dalla pista. A queste gare si arriva il venerdì mattina, i team Factory addirittura il giovedì. Durante tutta la giornata si svolgono le O.P. quindi punzonare moto, caschi e pettorina, così da avere tutto a norma per poter correre. Altro da fare non c’è, se non il giro di pista a piedi per controllare le migliori traiettorie per le gare, tant’è che ho avuto anche il tempo di disturbare Mattia Guadagnini con una simpatica chiacchierata che potete trovare sulla nostra pagina Facebook.
Ma torniamo a noi, dopo questa giornata non troppo produttiva era ora di andare a dormire per poi essere carichi il più possibile per sabato, sì ovvio, sempre se ci riesci... io non ho chiuso occhio per tre giorni.
La mattina del sabato mi “sveglio” per la pioggia, scendo dal camper e i miei piedi sprofondano nel fango, cosa che è capitata anche alla mia moto. Queste condizioni mi hanno accompagnato per quasi tutto il sabato, solo nella gara di qualifica è migliorata un po’ la situazione.
Io ero in crisi, ma a vedere gli altri mi consolavo, ogni giro c’erano almeno 3/4 piloti a terra. Canali chilometrici che sembravano binari, non ti permettevano nemmeno la più piccola sbavatura, difficile finire la manche senza andare in terra. Finita la qualifica sono arrivato al camper contento di esserne uscito illeso, ma mentalmente distrutto, mi sentivo come se non fossi mai andato in moto, un disastro. Penso di non aver mai girato in una pista così difficile, ma per fortuna era finita la giornata e il meteo sembrava un po’ più clemente.
Domenica ho riacquisito le mie doti, anche grazie a una pista decisamente più facile, guidavo bene e finalmente riuscivo a esprimermi al meglio. Prima di Gara-1 le mie energie non erano al 100% anzi mi sentivo frastornato per via della tensione, ma durante il giro di ricognizione mi sono caricato, la tensione è sparita e me la sono proprio goduta.
Peccato per un contatto con un altro pilota che nella prima manche mi ha costretto al ritiro, molto meglio la seconda dove ho concluso 29esimo con il mio ritmo e guidando bene.
Difficile spiegare cosa ho provato, sono grato di tutto ciò, grazie alla mia famiglia ai miei amici che mi hanno supportato per tutto il weekend. Non vedo l’ora di fare altre esperienze nel mondiale.