MXGP: dal 2019 la EMX250 avrà un limite di età di 23 anni

MXGP: dal 2019 la EMX250 avrà un limite di età di 23 anni
la classe europea diventerà un trampolino di lancio per la MX2
16 ottobre 2018

FIM Europe si è finalmente arresa alle pressioni di Youthstream, e ha imposto un limite massimo di età di 23 anni ai partecipanti al campionato EMX250: la serie è stata promossa a trampolino di lancio ai GP della MX2, dopo le classi giovanili e l'EMX125. La decisione risiede nel fatto che tre dei primi cinque classificati del campionato 2018 avevano un'età media di 27 anni. Se questi piloti, che con ogni probabilità non riusciranno a correre nella MXGP, volessero continuare a correre, dovranno farlo nella nuova serie europea a della 250 a 2 tempi, che sostituirà l'EMX300.

Il problema di questa serie è duplice: tre dei quattro produttori giapponesi non hanno costruito moto a 2 tempi per molti anni, e i piloti/ team dovranno acquistare due set di moto, in quanto avranno anche bisogno di una quattro tempi per rimanere competitivi nelle proprie serie nazionali.

Per tre stagioni consecutive, dal 2015 al 2017, solo una dozzina dei 72 piloti permanenti dei GP sono effettivamente riusciti a partecipare ad ogni gara, e anche la tendenza del 2018 mostra che il trend è negativo.
Clement Desalle, Gautier Paulin, Glenn Coldenhoff, Jeremy Seewer e Kevin Strijbos sono stati i cinque a prendere parte a tutte le gare in MXGP, mentre quelli in MX2 sono stati solo quattro: Jorge Prado, Thomas Kjer Olsen, Ben Watson e Brent Van Doninck.
I piloti che hanno corso il maggior numero di gare senza interruzioni sono Jeremy Seewer e Glenn Coldenhoff. Gli svizzeri possono vantare 146 presenze consecutive dopo aver perso la seconda manche MX2 del GP Thailandese nel 2015, quando, insieme a Tim Gajser e Jordi Tixier, hanno sofferto di disidratazione in Gara-1 dopo essere caduti più volte: Jeremy ha mostrato la propria intelligenza ritirandosi volontariamente, mentre lo sloveno è stato tirato fuori dai cancelli dai funzionari e il francese ha aggredito il dottore. Ma l'eroe olandese del Nazioni a Red Bud ha un record ancora migliore: non ha perso nemmeno una singola manche MXGP durante i suoi quattro anni in questa classe - il che fa registrare 149 presenze - e bisogna aggiungere le ultime sei manche della sua carriera in MX2,quando è tornato dall'infortunio a Lommel nell'agosto 2014.
Non ancora vicino agli altri, ma sulla buona strada, è Thomas Kjer Olsen, con 78 presenze di fila: il danese non ha perso una partenza da quando si è unito al mondiale MX2 l'anno scorso, e le uniche volte che non è riuscito a segnare punti sono state a Matterley Basin, la scorsa estate.

Il recente allenamento di Dylan Ferrandis su un 450 in California è stato ripagato lo scorso fine settimana, quando è arrivato secondo e primo nelle due gare del Marsiglia SX ottenendo il miglior posto complessivo.

Eli Tomac vedrà mai il Monster Million? Questa è una domanda molto seria all'indomani di dell'evento di Las Vegas. Il "milione di dollari", che viene corrisposto attualmente a Ryan Villopoto e Marvin Musquin a rate di 50 mila dollari all'anno spalmati su 20 anni (un'opzione pensata per ridurre il carico fiscale), è in realtà coperto dallo sponsor Monster con un'assicurazione che paga un presunto premio di 400 mila dollari per minimizzare il rischio. Per quanto riguarda il "fan" che ha "vinto" un milione, sembra che sia stata una scenetta di marketing con un attore.

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