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PALEMBANG - Mentre arrivava la brutta notizia dell’abbandono definitivo della stagione da parte di Tony Cairoli, operato il giorno prima in Belgio dallo specialista della spalla Tom Claes, causa la rottura del tendine sovra spinato e di quello sottoscapolare, che a seguito di un esame accurato si è visto compromettergli la funzionalità della spalla, in Indonesia Tim Gajser ha continuato a guardare la MXGP dal gradino più alto del podio.
Ma per centrare la sua 7a vittoria stagionale, l’ufficiale HRC questa volta ha dovuto sudare più del solito, e non solo per l’insopportabile caldo umido asiatico. Dopo aver vinto in piena sicurezza la prima manche, al terzo passaggio della successiva infatti lo sloveno, mentre era di nuovo al comando, ha perso l’equilibrio in una carreggiata ma mentre stava riprendendo il controllo della situazione la moto gli si è spenta ed è finito a terra.
Giusto il tempo di rialzarsi che è arrivato Romain Febvre così desideroso di non farsi sfuggire la prima affermazione parziale della stagione che ha impresso un ritmo tale alla gara da convincere Gajser a desistere ed accontentarsi del posto d’onore. Un occhio al risultato ed uno alla classifica quindi, che ora vede Tiga243 in vantaggio ancora su Cairoli di 130 punti.
Sommando il 4° acquisito in Gara 1, il francese della Yamaha Monster Energy si è garantito il 2° posto assoluto davanti al sempre più consistente compagno di squadra Jeremy Seewer che ora è 3° nella graduatoria iridata con 9 lunghezze sul pilota del Wilvo Yamaha, Gautier Paulin. A Palembang il francese non è riuscito a fare meglio di 6°. Ancora peggio però è andata al compagno di scuderia Arnaud Tonus, il quale ha perso un po’ di terreno in campionato causa il ritiro nella seconda manche per un guasto tecnico dopo il 6° ottenuto in apertura.
Dietro a Seewer si sono quindi piazzati i piloti KTM Standing Construct Max Anstie e Glenn Coldenhoff, mentre con gli stessi colori Ivo Monticelli ha tagliato il traguardo prima 9° e poi 12° dopo una partenza in ultima posizione.
Per la prima volta quest’anno anche Jorge Prado ha dovuto impegnarsi più del solito per portare a casa la sua 10a affermazione stagionale. Al 10° giro della prima manche infatti è stato protagonista di una scivolata innocua ma sufficiente per fargli perdere le redini del comando che è passato alla seconda guida KTM Red Bull Tom Vialle che per cinque giri ha tenuto testa allo spagnolo fin quando il leader MX2 ha rimesso in chiaro la situazione concludendo le ultime sei tornate davanti al francese.
Il problema più grosso il campione del mondo in carica l’ha però avuto nella frazione di chiusura, che lo ha visto pasticciare nelle prime battute di gara dove da 3° ha indietreggiato sino a 5° per poi radunare forze e concentrazione rimontando gradatamente sino alla 2a posizione. Gradino del podio assicurato quindi per il galiziano, ora leader con 51 punti su Thomas Olsen ritornato al 2° posto grazie alla vittoria della 2a manche e al 6° raggiunto in apertura.
Il danese della Husqvarna Rockstar Energy è stato preceduto sul podio da Vialle, che continua a crescere gara dopo gara e bene ha fatto la KTM ad assicurarselo per i prossimi due anni.
Il podio è stato seguito dai piazzamenti di Maxime Renaux, Jed Beaton e Brent Van Doninck i quali hanno approfittato di questo inusuale GP e delle defezioni di alcuni dei protagonisti della classe per piazzarsi rispettivamente dal 4° posto in poi.
Niente da fare invece per Ben Watson, la cui recente frattura alla mano si è dimostrata troppo fresca per permettergli di disputare il GP, per Mitch Evans anche lui per i postumi della botta tedesca, e per l’unico italiano al via della 250 Andrea Adamo, che per il dolore a un muscolo della gamba infortunata in qualifica è stato costretto a rimandare la sua presenza al prossimo GP dell’Asia.