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Scaldati i muscoli con le gare internazionali di inizio stagione, è ora di fare sul serio. Perché come si è visto in Italia, Francia e Inghilterra non è azzardato ipotizzare una stagione iridata MXGP, denominazione che sostituisce la precedente MX1, decisamente avvincente e probabilmente anche molto contesa.
Da una parte c’è Tony “il grande” Cairoli, che può contare sua eccezionale competitività, sulla sua intatta voglia di vincere e su di una KTM che ormai conosce come le sue tasche e che gli sembra cucita addosso con precisione di alta sartoria. Il solo punto interrogativo riguarda le condizioni della sua caviglia infortunata a Montevarchi, che potrebbero consigliargli un avvio più prudente del solito.
Dall’altra i bei nomi delle ultime stagioni che hanno inutilmente cercato di far le scarpe all’irriducibile siciliano, ad iniziare da Gautier Paulin e Clement Desalle che alla loro prima apparizione stagionale hanno fatto già capire le loro intenzioni imponendosi il primo nella terza tappa degli Internazionali d’Italia e l’altro nella gara di Lacapelle-Marival. Ma il debutto d’anno ha messo in luce anche il passo dimostrato dal neo acquisto Kawasaki Steven Frossard, dalla new entry Yamaha Jeremy Van Horebeek e da Kevin Strijbos che non ha però ancora completamente risolto i problemi al bacino infortunato quest’inverno i quali lo hanno costretto a risalire in moto solo una decina di giorni fa.
La lista dei pretendenti al podio iridato comprende anche l’ex iridato Tyla Rattray, testa di serie del team ufficiale Husqvarna, i due piloti Honda HRC Evgeny Bobryshev e Max Nagl, e Tommy Searle, mentre la seconda guida KTM Ken De Dycker è costretto a saltare i primi appuntamenti per la frattura del polso occorsagli in allenamento sulla sabbia di Lommel.
E poi ci sono Davide Guarneri e David Philippaerts, che ci auguriamo possano avere una stagione ai massimi livelli. Sulle piste dure che lo hanno visto confrontarsi ad inizio anno il Pota ha espresso un buon potenziale, ribadito dal secondo posto nella gara internazionale francese che gli ha rafforzato il morale. L’ex campione del mondo toscano affronta invece la sua prima stagione da privato, cosa che da una parte gli ha reso un po’ più complessa la gestione della sua attività ma dall’altra lo ha caricato psicologicamente dovendo ora rispondere solo a se stesso e alla sua compagna Alice. Negli Internazionali ha corso con grinta e determinazione, per cui le aspettative non possono essere che alte.