La lotteria della sabbia mantovana al suo secondo appuntamento ha pescato il nome di Romain Febvre che in barba a tutte le previsioni si è aggiudicato il Gran Premio Città di Mantova al termine di una giornata tiratissima e ancora una volta non senza colpi di scena.
L’ufficiale Kawasaki dopo aver preso le misure col circuito, cambiato rispetto alla tappa precedente in pochi dettagli per renderlo più scorrevole, segnando il 5° tempo in prova, nelle due manche è stato regolarissimo nel mantenere dall’inizio alla fine la posizione conquistata nelle prime fasi di gara piazzandosi prima 3° e poi 1°.
Alle sue spalle è terminato Jorge Prado, ancora una volta velocissimo tanto alla partenza quanto in gara, che in Gara 1 non ha avuto avversari in grado di soffiargli il primo posto acquisito inizialmente, mentre nella successiva ha tagliato il traguardo 6° dopo aver perso a metà gara una posizione per via di un errore.
Lo spagnolo ha preceduto Tim Gajser, che questa volta ha faticato un po' a tenere il ritmo degli avversari finendo comunque prima 3° assolto con una 5ª ed una 3ª posizione a pari punti con Antonio Cairoli.
Il nove volte iridato ha fatto veramente un miracolo considerando che la frattura al naso di pochi giorni prima lo ha costretto a correre non in condizioni ideali soprattutto per la difficoltà nel respirare.
Nonostante ciò Tony, che quando c’è da rimboccarsi le maniche e stringere i denti non è secondo a nessuno, ha corso con tanta grinta e forza di volontà che gli hanno permesso di assicurarsi due quarti posti di tutto rispetto grazie ai quali è riuscito a mantenere invariato il suo distacco di 5 punti dal leader MXGP Gajser.
Giornata difficile invece per Jeremy Seewer, ancora una volta velocissimo come aveva confermato prima con il 2° tempo nelle crono e poi con il medesimo piazzamento nella prima batteria, ma lo svizzero ha buttato al vento un possibile podio con una caduta sulle waves che lo ha relegato nelle retrovie dalle quali è poi rinvenuto sino alla 9ª posizione concludendo così la seconda tappa mantovana 5°.
Il pilota Yamaha ha preceduto il compagno di squadra Gautier Paulin, messosi in luce con il posto d’onore in Gara 2, Glenn Coldenhoff e Mitch Evans.
La MX2 ha riconfermato sul gradino più alto del podio Thomas Olsen, che nonostante le non eccezionali partenze ha vinto la frazione iniziale e ha rimontato sino a 2° in quella di chiusura. Il danese ha preceduto il capoclassifica Tom Vialle che ha fatto veramente un miracolo considerato che nella manche d’apertura era partito tra gli ultimi ma nel corso del primo passaggio è rinvenuto nelle prime posizioni perdendo il 2° posto a tre giri dal termine; nell’altra ha fatto ancora meglio, rimanendo al comando dall’inizio alla fine assicurandosi tanti punti grazie ai quali ora è in vetta alla classifica iridata con 46 lunghezze di margine su Jago Geerts.
Il fiammingo della Yamaha anche in questa occasione ha compiuto una serie di errori che lo hanno relegato al 7° posto finale; il podio è quindi stato completato dall’olandese Roan Van De Moosdijk, il quale ha preceduto Maxime Renaux, spettacolare protagonista della manche d’apertura che lo ha visto strappare al 3° giro il ruolo di battistrada a Geerts. Peccato che poi l’incalzare di Olsen lo abbia portato a compiere un errore e a doversi accontentare del posto d’onore, al quale ha successivamente affiancato un 9° dopo una partenza in fondo al gruppo e la penalità di due posizioni dovuto al mancato rallentamento in presenza della bandiera gialla.
Undicesimo in apertura dopo un mediocre avvio, Alberto Forato è stato successivamente costretto al ritiro per noie tecniche che lo hanno relegato al 16° posto di giornata.
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