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Dopo la pioggia battente del sabato anche la gara ufficiale è stata bersagliata dagli acquazzoni che hanno fortemente condizionato lo svolgimento dell’evento ma soprattutto i risultati della giornata. Fortemente a rischio la manche WMX, che poi è andata in porto regolarmente anche se in ritardo rispetto all’orario e con grande difficoltà delle partecipanti, i problemi più grossi sono venuti con la seconda batteria MX2, accorciata rispetto all’orario regolare, ma soprattutto per la 450 la cui seconda manche è stata annullata.
Le condizioni del tracciato sempre più precarie che in alcuni punti presentava zone dove le moto rimanevano bloccate nella morsa di fango colloso, hanno infatti consigliato FIM e Youthstream a cancellare la prova finale seguendo anche la volontà dei piloti che avevano espresso parere favorevole a non partire anche per ragioni di sicurezza.
Lo sfortunato GP dell’Indonesia si è chiuso quindi con i risultati della sola prima manche, che ha visto Shaun Simpson da bravo scozzese avvezzo alle piste allentate imporsi dopo un bel recupero dalla quinta piazza davanti a Glenn Coldenhoff, autore della pole e rimasto al comando per cinque tornate. Terza posizione per Clement Desalle, spuntato al posto d’onore, che ha preceduto di una ventina di secondi Tony Cairoli autore di un deciso recupero dalla decima piazza. Grazie ai 18 punti incassati, il messinese della KTM è così a mantenere la tabella rossa di leader MXGP con 8 punti di vantaggio su Desalle e 12 su Tim Gajser.
Rui Goncalves, Kevin Strijbos e Gajser si sono piazzati in scia, al termine di una manche da girone dantesco che ha messo fuori diversi protagonisti letteralmente bloccati dalla stretta di fango come Jeffrey Herlings, fermatosi mentre era 8°, Romain Febvre uscito di scena a tre giri dal traguardo mentre era 4°, e Max Nagl.
Due gare al limite della sopravvivenza anche quelle della MX2, che ha dato ragione allo svizzero ufficiale Suzuki Jeremy Seewer il quale ha centrato la sua prima affermazione Mondiale grazie alla vittoria della prima manche e al secondo posto in chiusura. Ma l’eroe della giornata è stato Samuele Bernardini, che ha ottenuto il suo miglior risultato in carriera grazie all’8° di Gara 1 e alla fantastica affermazione in quella successiva.
«Dopo tre anni di Mondiale finalmente è arrivato il podio - ci ha detto l’ufficiale TM - ci voleva proprio una giornata difficile come oggi per arrivarci. Però devo dire che quest’inverno mi sono allenato bene, la moto è molto competitiva e ogni gara mi sento sempre meglio, peccato solo per la caduta nella seconda manche del Qatar perché il ritmo mi sembra di averlo e trovarmi sesto in classifica per me è una grande soddisfazione. A dire il vero oggi non era iniziata nel migliore dei modi, perché nella prima manche sono partito 2° ma poi ho avuto problemi al freno posteriore che non ha funzionato per tutta la gara per cui non sono riuscito a fare meglio di 8°, nell’altra invece sono partito bene ma mi è entrata dell’acqua negli occhiali per cui mi sono detto che dovevo passare tutti subito per forza e al secondo giro ci sono riuscito. Ho tenuto duro nonostante due scivolate e ce l’ho fatta, sono contento di aver finalmente assaggiato lo spumante e ho visto che mi piace più di quello della discoteca, spero di sentirlo ancora…».
Terzo gradino del podio per il belga privatissimo Julien Lieber, preso sotto l’ala di Yves Demaria, il quale grazie al suo consistente risultato è diventato sorprendente leader del campionato merito anche delle battute a vuoto dei due protagonisti di Losail, Benoit Paturel e Pauls Jonass, entrambi in crisi nella manche conclusiva il primo per problemi alla frizione e l’altro impossibilitato a ripartire dopo essere finito in un profondo canale.
Una battuta a vuoto nella batteria iniziale ha condizionato anche la giornata di Michele Cervellin, il cui unico risultato utile è stato il 9° in Gara 2 che gli ha permesso di essere 8° nella classifica iridata.
La seconda manche femminile ha avuto un colpo di scena finale con la squalifica di Nancy Van de Ven che il giorno prima si era imposta nella prima manche e che dopo una caduta ha tagliato il percorso; vittoria quindi per la neozelandese Courtney Duncan che l’ha spuntata sulla grintosa Kiara Fontanesi e Livia Lancelot.
MXGP - Race 1 - Classification
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MX2 - Grand Prix Race 1 - Classification
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MX2 - Grand Prix Race 2 - Classification
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