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Anche se in ritardo rispetto al consueto per via del lungo trasferimento, i piloti sono arrivati sull'impianto bulgaro che per due anni ha vinto il titolo di circuito migliore della stagione iridata.
L'attesa e la suspense per questo debutto stagionale è alle stelle, perché i contenuti sono altissimi. Con almeno una decina di papabili sul gradino più alto del podio di ogni GP MX1, due italiani in lizza per il titolo, e l'interessante verifica definitiva della competitività della KTM 350, ce n'è per divertisti non poco. Senza contare che anche la MX2 non è da meno. Non tanto per le possibilità degli azzurri, che quest'anno almeno sulla carta avranno da sudare sette camicie per andare a punti, bensì per l'incognita di chi la spunterà tra Marvin Musquin e Ken Roczen, e se qualcun altro riuscirà a mettere loro i bastoni tra le ruote.
L'ufficiale KTM è però arrivato in Bulgaria non in perfette condizioni fisiche, a causa di un ginocchio un pò malconcio battuto due settimane fa nelle prove libere del campionato francese, ma non dovrebbe accusarne troppo le conseguenze. Stessa sorte per il pilota della Kawasaki Bud Racing Gregory Aranda, che pareva dovesse rinunciare a questo primo appuntamento per il trauma cranico riportato anche lui in gara nel campionato nazionale, ma le sue difficoltà di visione paiono siano superate per cui tenta di non perdere questo importante appuntamento.
E' quello che sono costretti invece a fare i connazionali infortunati Gautier Paulin e Loic Larrieu, così come Aigar Leok, Rui Goncalves, che ritornerà in sella alla KTM 350 la prossima settimana, Loic Leonce e Ben Townley che doveva disputare i primi tre gran premi così come Mike Alessi. Quest'ultimo, una volta saputo che la seconda prova era a Mantova, ha preferito rimanere negli Usa in quanto come si è visto allo Starcross, quello lombardo non è un tracciato che gli si addice.